Dichiarata la morte cerebrale per Anastasia, l'infermiera 30enne tamponata sulla Paullese: il ricordo dei colleghi
Il tragico incidente la settimana scorsa mentre si recava al lavoro a Crema
Dichiara la morte cerebrale per Anastasia Anishchenko: il tragico incidente la settimana scorsa mentre si recava al lavoro a Crema. Il ricordo dei colleghi.
Dichiarata la morte cerebrale per Anastasia: il ricordo dei colleghi
“Era una ragazza solare, dolce, attenta, premurosa, molto professionale”.
Per descrivere Anastasia Anishchenko, le parole, in pronto soccorso escono appena. Gli occhi sono lucidi, al pensiero che quella ragazza di 30 anni, quella collega tanto stimata non tornerà più.
“Colpiva – dicono piano il responsabile del pronto soccorso Giovanni Viganò ed il coordinatore Mattia Vailati Facchini – la discrezione con la quale accoglieva la sofferenza, il sorriso che riservava a ciascuno. E la dolcezza, che la accompagnava in ogni azione”.
Deceduta a seguito di un incidente stradale verificatosi nei giorni scorsi, Anastasia mancherà ad ogni collega dell’unità operativa di pronto soccorso.
“Sono giorni strani questi – scrivono alcuni di loro. - La sensazione è quella di vivere in un mondo che sembra abbia iniziato a girare al contrario. Eppure chi fa il nostro lavoro lo sa: la morte è parte della vita, come il sole con la luna, il giorno con la notte. Ma la morte è sempre irrazionale. Che strano pensarlo e associare il tuo bel viso. Ora le parole perdono di significato, all’improvviso diventano vuote, sono solo lettere che si tengono per mano.
Sembra tutto superfluo, perché nulla potrà rendere giustizia ai tuoi occhi, di quel blu brillante, profondi come il mare, che sono rimasti nel cuore di tutti. La tua risata risuona come eco, nei corridoi spogli del nostro pronto soccorso che ha perso un pezzo di sé. A volte sembra di vedere i tuoi capelli rossi sbucare da dietro le tende della shock room, sembra di vederti ancora lì, sommersa di lavoro, sentirti dire “ma sì, dai arriverà la fine del turno”. O ancora, quando, annoiata, nei rari momenti di calma, sbuffavi e sorridendo dicevi “ma non c’è proprio nulla da fare?”.
“Instancabile, professionale, dolce, solare. Si potrebbe fare un elenco infinito di aggettivi per descrivere ciò che eri, ma chi ha avuto la fortuna di conoscerti sa che non sarebbe abbastanza. Sono tanti i momenti che abbiamo condiviso insieme e ricordarli adesso fa male. Hai lasciato tanto dietro di te e il tuo ricordo resterà per sempre impresso nelle nostre vite. Dolce Anastasia, lasciarti andare è difficile, mai avremmo creduto di doverlo fare, ma sappiamo che è la cosa giusta da fare. Sarai sempre la nostra Any”.
Il tragico incidente
Anastasia Anishchenko si trovava ricoverata all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo da una settimana. La 30enne, che lavorava come infermeria all'ospedale di Crema, era stata soccorsa lungo la Paullese 415 a Monte Cremasco dopo esssere stata tamponata da un 47enne.
L'incidente è avvenuto il 20 giugno scorso poco prima delle 7: una Fiat 500X guidata da un uomo proveniente da Spino si è scontrata violentemente contro la Renault Clio della ragazza. Sembra che il suo veicolo condotto da Anastasia fosse fermo sulla carreggiata a causa di motivazioni non precisate, forse si è sentita male oppure la sua macchina aveva subìto un guasto.
L'impatto tra i due veicoli è stato tanto violento da richiedere l'intervento anche dell'eliambulanza proveniente da Bergamo. Le condizioni della giovane donna di origini ucraine erano apparse gravi, ma non disperate. Con il passare delle ore, però, la situazione è precipitata al punto da richiedere un'operazione alla testa lo stesso giorno dell'incidente. Nei giorni successivi all'intervento le sue condizioni non sono purtroppo migliorate, fino a quando i medici ne hanno dichiarato la morte cerebrale.