Derubava i colleghi negli spogliatoi dell'ospedale di Crema, arriva la condanna
L'ex dottoressa Giampiera Gatti oggi ha 64 anni e, oltre a pagare le spese processuali, verrà reclusa in carcere per 3 mesi
L'ex medico dell’ospedale di Crema era stato incastrato dalle telecamere e dalle banconote messe appositamente come trappola.
Condannata a 3 mesi
È stata condannata in via definitiva dai giudici della Corte di Cassazione dopo dieci anni. Stiamo parlando dell'ex dottoressa dell'accettazione del Maggiore di Crema, oggi 64enne, Giampiera Gatti. La donna è risultata colpevole di aver derubato i colleghi dell'ospedale nello spogliatoio e pagherà le conseguenze per il reato commesso.
I fatti risalgono al 2013 ma soltanto in questi giorni è stata confermata la sua condanna a 3 mesi e 10 giorni di reclusione. Inoltre dovrà pagare interamente le spese processuali degli ultimi dieci anni. Gatti era stata processata con il rito abbreviato ancora nel 2015 ed era stata condannata a 4 mesi.
La pena era stata poi ridotta nel secondo giudizio e ora confermata nell’ultimo grado. Durante tutte le fasi del giudizio, è stato riconosciuto alla donna un vizio parziale di mente. Si tratta di quell'infermità che diminuisce grandemente, senza escluderla, la capacità di intendere o di volere.
Per la difesa è cleptomane
La difesa affidata all'avvocato Marco Severgnini ha sempre contestato questo riconoscimento sostenendo che la totale incapacità di intendere e di volere della donna che sarebbe affetta da cleptomania. Ma i giudici hanno sempre messo in dubbio la teoria facendo notare l'attenzione della Gatti nel compiere l'azione che è sintomo di consapevolezza della illiceità dei fatti. L'ex medico, ad esempio, utilizzava i guanti per rubare i soldi.
La 64enne fu arrestata ancora nel 2013 per furto aggravato in seguito a diversi episodi verificati tra il febbraio e il marzo di quell'anno. I medici e il personale sanitario venivano derubati mentre lavoravano, le loro borse si trovavano negli spogliatoi. Dopo diverse denunce, la procura aveva deciso di posizionare delle telecamere nascoste e delle banconote civetta nei portafogli cosparse con una sostanza particolare fluorescente.
Colta in flagrante
Poche ore dopo aver posizionato le telecamere, la Gatti è stata vista con indosso i guanti mentre rovistava nelle borse e nei vestiti dei colleghi. Qualche giorno dopo, gli agenti della polizia intenzionati ad arrestarla, si erano appostati nei paraggi degli spogliatoi. La donna è arrivata poco dopo nonostante non fosse in servizio e si era intrufolata nelle stanze per cambiarsi.
Una volta uscita gli agenti l'hanno fermata e le hanno trovato addosso delle banconote cosparse di quella sostanza fluorescente. In questo modo sono riusciti a coglierla sul fatto e l'hanno arrestata in flagranza di furto. Dopo la brutta figura e la scoperta del reato, Giampiera Gatti si è dimessa ma la condanna definitiva è arrivata soltanto in questi giorni dopo la bellezza di dieci anni.