Sanità d'eccellenza

Da Taranto a Cremona per farsi asportare un tumore di quattro chili sopra il rene

Dimesso dopo una settimana dall'intervento: "Mi sono sentito tranquillo, fiducioso, in buone mani"

Da Taranto a Cremona per farsi asportare un tumore di quattro chili sopra il rene
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Da Taranto a Cremona per rimuovere un tumore di quattro chili. Il paziente è un sottoufficiale della Marina militare, che nel mese di febbraio ha scelto di rivolgersi all’Ospedale di Cremona per trattare una patologia oncologica diagnosticata durante un controllo urologico.

Da Taranto a Cremona per farsi asportare un tumore di quattro chili

Gli esami strumentali avevano evidenziato la presenza di una massa di circa 20 centimetri sopra il rene destro che lasciava pochi dubbi sulla strada da percorrere. Il primo contatto con la Chirurgia dell’Ospedale di Cremona è avvenuto su suggerimento di un conoscente, che là si era rivolto in precedenza per un’operazione di questo tipo.

"La chirurgia ai tumori del surrene è molto delicata - spiega il direttore della Chirurgia generale Gian Luca Baiocchi - Gli ormoni prodotti da queste ghiandole hanno la capacità d’influenzare fortemente la pressione sanguigna del paziente. La massa del tumore – circa quattro chili – comportava altre complicanze, come la compressione del rene destro e dei vasi sanguigni circostanti".

A fine febbraio, il paziente ha raggiunto Cremona per un primo incontro con tutti gli specialisti coinvolti, per valutare al meglio il caso e programmare l’intervento a fine marzo. La fase di preparazione è stata seguita anche a distanza, in collaborazione con gli specialisti dell’Anestesia e dell’Endocrinologia.

L’intervento è durato circa quattro ore e si è concluso con ottimo esito, consentendo di preservare gli altri organi vicini. Una settimana più tardi il paziente è stato dimesso, e lunedì potrà prendere l’aereo per tornare a Taranto.

"Sto bene – afferma Oronzo – Fin dal primo momento mi sono sentito tranquillo, fiducioso, in buone mani. Medici, infermieri e operatori sanitari si sono presi cura di me, mi sono sentito a casa".

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