EMERGENZA COVID-19

Cremona, la Banca d'Italia dona alla città 1 milione e 250 mila euro

Le risorse verranno destinate a persone che versano in condizioni di fragilità economica e sociale.

Cremona, la Banca d'Italia dona alla città 1 milione e 250 mila euro
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Dalla Banca d'Italia un contributo liberale di 1 milione e 250 mila euro al Comune di Cremona: risorse per l'attuazione di interventi destinati a persone che versano in condizioni di fragilità economica e sociale.

La Banca d'Italia dona alla città 1 milione e 250 mila euro

La Banca d’Italia ha disposto un contributo liberale di 1.250.000,00 euro a favore del Comune di Cremona per l’attuazione di interventi destinati a persone che versano in condizioni di fragilità economica e sociale, una situazione determinata dall’emergenza per l’epidemia da COVID-19.

Come verranno utilizzati

In questo particolare momento la priorità dell'Amministrazione Comunale è senza dubbio indirizzata alla salvaguardia e alla tutela di coloro che versano in maggiori difficoltà. Il congestionamento delle strutture sanitarie di ricovero e cura e la necessità di “liberare” posti letto per far fronte ai casi più gravi, determina nell'immediato un significativo incremento delle segnalazioni ai Servizi Sociali. Inoltre, le condizioni lavorative ed economiche sempre più complicate e difficili determineranno una crescita progressiva di esigenze e di richieste.

“Ci stiamo confrontando con anziani debilitati, con persone rimaste improvvisamente sole, anche giovani, e, in generale, già ora e sempre più saremo chiamati a rispondere ad un incremento delle persone che necessitano di accompagnamento, sussidi per invalidità e integrazione al reddito. L'esperienza di riorganizzazione di queste settimane ci dice che avremo sempre più bisogno di maggior velocità di attivazione, maggior flessibilità nei progetti assistenziali e di una gamma di prestazioni e di profili professionali diversificata”, è la prima considerazione della Giunta.

“Come già ora sta avvenendo - proseguono Sindaco ed Assessori - nei mesi che seguiranno vi sarà ancora di più l’esigenza di ripensare i servizi e gli interventi a supporto del sistema educativo a partire da quelli destinati all’infanzia fino all’università, dovendo fare i conti con un lungo periodo di lezioni sospese e scuole chiuse. Dovremo pertanto porci l’obiettivo concreto di come aiutare il sistema educativo e formativo a mantenere e costruire relazioni con la comunità, in primo luogo con alunni e famiglie attraverso progetti che prevedono presenze educative anche 'in remoto'”.

“Sarà necessario riconvertire le progettualità destinate alle scuole per sostenere il diritto allo studio, serviranno risorse finalizzate in primo luogo a garantire sia il necessario supporto tecnologico, superando il gap culturale nell'uso di strumenti informatici ora necessari, sia per quanto riguarda la formazione che l'accompagnamento dei processi, per collaborare all’affermarsi, in tempi brevi, attraverso la didattica a distanza, di un nuovo contesto di insegnamento e apprendimento, fondamentale anche per il post emergenza”, è la riflessione della Giunta che guarda sin da ora agli scenari futuri.

“Esprimiamo pertanto un grande ringraziamento per questa pregevole iniziativa che ci dà la possibilità di impiegare risorse importanti in una situazione difficile per i Comuni anche per la loro situazione economica-finanziaria”, dichiarano infine all'unisono Sindaco ed Assessori.

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