Crema senza frontiere festeggia con gli alunni la fine delle lezioni
Un pomeriggio di festa, festeggiando la fine delle lezioni e celebrando la Giornata internazionale del rifugiato.
La campanella di fine anno scolastico suona per tutti. Anche per gli alunni di «Crema senza frontiere», che ha organizzato un aperi-picnic molto partecipato, cui hanno preso parte italiani e stranieri, amici e soci dell’associazione. Sul prato del parco Bonaldi, mercoledì 20 giugno la città di Crema si è riconfermata davvero senza frontiere.
La giornata internazionale del rifugiato
Il 20 giugno, a lezione non si va. Un pomeriggio di puro svago, organizzato – caso vuole – nella «Giornata mondiale del rifugiato». Al ritrovo coi ragazzi di «Crema senza frontiere» si trovano vivande, risate reboanti, bimbi che giocano e adulti che conversano, ma niente gessetti e lavagne. E se al “banchetto di fine anno” aggiungi un pallone, il divertimento è assicurato.
Non solo grammatica
Il corso di italiano, aperto gratuitamente a tutti gli stranieri, è iniziato nell’autunno del 2017 e si tiene presso l’Arci di Ombriano.
«La finalità era dotare i ragazzi e chiunque ne avesse bisogno di un corso di potenziamento per migliorare la lingua – ha dichiarato Edoardo Vola, membro di Crema senza frontiere – Ci soffermiamo su tematiche di cultura generale, affiancate da un percorso didattico che attinga dal quotidiano vivere». Infatti, è qui che il corso di potenziamento trova particolare valore, distinguendosi da una normale ora di lezione per le dinamiche e il contesto in cui si svolge. Gli studenti non sono la componente passiva della lezione. Anzi, vengono coinvolti in discussioni collettive, studiano la toponomastica delle vie, i nomi dei monumenti e dei luoghi più noti di Crema. Riportando esperienze, descrivendo situazioni e usando la conversazione come allenamento per la lingua.
Voglia di continuare
L’immigrazione, spesso raccontata attraverso gli stereotipi, passa anche da iniziative semplici, con un pallone, buon cibo e con tanta partecipazione dei cittadini. Gli insegnanti sono infatti volontari e l’associazione conta esclusivamente sulle proprie forze per organizzare gli eventi «Faremo il possibile per riproporre il corso il prossimo anno. Anche perché ci sono grande interesse e richiesta da parte dei ragazzi» ha concluso Vola, lasciando ben sperare per una replica del corso.