Costringe i figlioletti della compagna a subire atti sessuali, mostro 35enne condannato
La bambina di 9 anni è stata ripetutamente abusata ma anche il fratellino subiva costantemente le molestie del patrigno
Ogni volta che subivano tutte queste violenze, i piccoli venivano minacciati di morte nel caso in cui ne parlassero con qualcuno.
Abusi sui figli minori della compagna, la sentenza
Una vicenda atroce è stata confermata ieri, venerdì 24 novembre, dai giudici della Corte d’Appello di Brescia. Un uomo di 35 anni è stato condannato per violenze sessuali ai danni di due bambini, una femmina di 9 e un maschio di 6 anni, figli del primo matrimonio della compagna con cui viveva. La sentenza era già stata emessa dal gup di Cremona e ora ha trovato conferma.
Questa terribile storia di abuso in famiglia è saltata fuori nel maggio del 2018 quando la minore, all'epoca aveva 9 anni, si è confidata con la mamma facendo rivelazioni scioccanti sui comportamenti indecenti del 35enne che chiamava papà. Il mostro entrava spesso nella camerata dei fratellini di notte e costringeva la piccola a fare o subire atti sessuali.
Ma le violenze, durate per tre anni, non si limitavano alla ragazzina. Il fratellino di 6 anni veniva obbligato dal compagno della madre a subire toccamenti nelle parti intime. Gli abusi erano continui e, oltre agli atti sessuali, i minori venivano esposti anche a del materiale pornografico. L'uomo li costringeva a guardarlo mentre si masturbava in doccia.
"Se lo dite a qualcuno vi uccido"
Ogni volta che subivano tutte queste violenze, i piccoli venivano minacciati di morte nel caso in cui ne parlassero con qualcuno. Data la giovane età, non capivano la gravità di quanto succedeva. Si fidavano di quell'uomo che per loro rappresentava il padre. Quello che hanno subito è un trauma di cui difficilmente si libereranno e capiranno solo con il tempo quello che hanno passato.
Sconvolta dalle agghiaccianti rivelazioni dei figli, la madre ha prontamente richiesto aiuto ai servizi sociali e ha sporto denuncia contro il verme con cui viveva avviando un percorso giudiziario. Le audizioni dei minori hanno confermato la veridicità dei fatti respingendo le affermazioni dell’imputato che cercava di screditare le loro testimonianze, di convincere tutti che i piccoli mentivano.
Condannato a cinque anni di carcere
Il giudizio della Corte d’Appello di Brescia è stato inequivocabile, nessuna attenuante per l’aguzzino. La sentenza del gup di Cremona è stata confermata, il 35enne è stato condannato a cinque anni e otto mesi di reclusione in carcere. Inoltre, la condanna ha comportato l’interdizione perpetua da qualsiasi incarico o ufficio correlato alla tutela.
Gli sarà vietato qualsiasi coinvolgimento nelle istituzioni o servizi frequentati principalmente da minori garantendo così la protezione dei più vulnerabili. Il caso, al di là della sentenza penale, ha sottolineato l'importanza di riconoscere e proteggere i minori da abusi e violenze, incoraggiando le vittime a parlare e a denunciare situazioni simili.
La madre dei bambini, rappresentata dall'avvocato Nadia Baldini come parte civile nel procedimento, sarà risarcita in un giudizio civile separato anche se nessun risarcimento potrà mai ricucire le ferite provocate dagli orrori degli abusi subiti dai suoi figli.