La denuncia

Coronavirus: "Ospedale di Cremona al collasso, se mia madre non avesse violato protocolli mio padre sarebbe morto"

La testimonianza di Giovanna a Selvaggia Lucarelli sulla gestione dell'emergenza presso il nosocomio cremonese.

Coronavirus: "Ospedale di Cremona al collasso, se mia madre non avesse violato protocolli mio padre sarebbe morto"
Pubblicato:

Una storia emblematica quella raccontata a Selvaggia Lucarelli per TPI da una 40enne residente a Milano che, con la sua bambina, si è messa in isolamente volontario a seguito di un presunto contagio da Coronavirus. La madre ha inoltre denunciato quanto accaduto ai propri genitori, che vivono nel Piacentino, tratteggiando il quadro di un ospedale - quello di Cremona - al collasso e di un protocollo che, a suo avviso, avrebbe molte falle: quantomeno nella sua corretta applicazione.

LEGGI ANCHE: Il coronavirus non ferma il rave nel Cremonese

Coronavirus: "L'ospedale di Cremona è al collasso"

“Se mia madre avesse dato retta ai protocolli, mio padre sarebbe morto nel letto. Cremona è al collasso”, queste le parole di Giovanna, 40 anni, alla Lucarelli.

“L’odissea della mia famiglia inizia la scorsa settimana con una febbre improvvisa a mio padre, che vive in un piccolo comune in provincia di Piacenza con mia madre. Nei giorni precedenti mia madre aveva avuto qualche lieve problema respiratorio, ma nulla di grave”.

Dato che la sintomatologia coincideva con il Covid-19 i genitori hanno chiamato i numeri predisposti e chiesto le procedure per il tampone. Il padre di Giovanna è un paziente cronico: 65enne con Parkinson e diabete, di certo una quadro clinico da attenzionare.

LEGGI ANCHE: Coronavirus, presidente Fontana: "Priorità è salute dei cittadini"

"Nessuno si è fatto vivo"

"Nessuno si è fatto vivo e nel frattempo mio padre ha iniziato a peggiorare, a respirare sempre più male. Mia madre anche, cominciava ad avere la febbre a 39", ha proseguito la 40enne raccontando che sua madre ha così deciso di mettersi al volante con la febbre alta -trasgredendo le direttive - e andare al Pronto Soccorso di Cremona, con il marito. Lì sono stati visitati nlle apposite tensostrutture, per poi essere dirottati nella sala d'aspetto del Pronto Soccorso.

"Mio padre è rimasto lì, ad aspettare di fianco alla vecchietta con una gamba che le faceva male."

Positivo al tampone

Il padre di Giovanna è risultato positivo: ha contratto il coronavirus e lo hanno ricoverato subito, si trova in terapia intensiva in condizioni critiche. La madre non sarebbe invece stata sottoposta all'esame, nonostante la sintomatologia accentuata e - secondo il racconto fornito a TPI da dalla 40enne - avrebbe anch'essa contratto il virus. La nonna è stata a contatto con Giovanna e la nipote negli ultimi giorni, motivo per il quale anche lei ha deciso di mettersi in isolamento volontario per tutelare anche le altre persone.

"Gestione dell'emergenza sconcertante"

"Io la gestione del pronto soccorso a Cremona la trovo sconcertante, così come il fatto che dai numeri dell’emergenza nessuno richiami, detto ciò capisco che è una situazione difficile, che l’ospedale è al collasso, ma bisognava prepararsi prima alla gestione di questa crisi."

Ha concluso Giovanna.

TORNA ALLA HOME

 

Seguici sui nostri canali