Torre de' Picenardi

Colpita con un mestolo e schiaffeggiata: all'ennesimo maltrattamento la moglie finisce in ospedale

La donna, vittima di anni di vessazioni, si è finalmente decisa di querelare il marito e di chiedere aiuto a un centro antiviolenza

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Piadena: ha maltrattato la moglie, procurandole delle lesioni. I Carabinieri della Stazione di Piadena hanno eseguito una misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alle vittime.

Allontanato da casa

Nella serata del 31 maggio 20023 i Carabinieri della Stazione di Piadena Drizzona hanno sottoposto un uomo di 44 anni alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento emessa dal Tribunale di Cremona per tutelare la moglie dell’uomo che aveva denunciato ripetuti maltrattamenti e di avere subito, in una circostanza, delle lesioni personali.

Colpita con un mestolo

Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito di un intervento dei carabinieri della Stazione di Torre de' Picenardi a casa della coppia la sera dell’11 maggio scorso per una violenta lite domestica, sfociata in aggressione fisica nei confronti della donna.

I militari avevano accertato che l’uomo contestava alla moglie di avere un proprio conto corrente e, quindi, un’indipendenza economica che ne derivava dal fatto che era stata assunta con contratto a tempo indeterminato. L’aveva quindi colpita diverse volte con un mestolo da cucina e schiaffeggiata con violenza, procurandole delle lesioni. I carabinieri avevano richiesto l’intervento del personale sanitario che l’aveva accompagnata in un ospedale della zona dove era stata curata e dimessa con alcuni giorni di prognosi.

A quel punto la donna, non tollerando più le liti e le violenze fisiche e verbali, ha deciso di denunciare immediatamente ai carabinieri di Piadena i fatti, spiegando di non averlo mai fatto in passato nel tentativo di ricostruire il rapporto di coppia.

Anni di vessazioni

La donna ha riferito ai militari quanto aveva sopportato anni di vessazioni. Il marito era contrario alla sua volontà di essere indipendente e autonoma dal punto di visto economico e lavorativo, ma non accettava neanche la sua intenzione di integrarsi in ambito sociale. Infatti, l’uomo non voleva che la donna continuasse a frequentare un corso per apprendere e migliorare la lingua italiana e non le permetteva di uscire, di fatto impedendole relazioni sociali con altre persone, compresi i vicini di casa, e di vedere i genitori che lei cercava di contattare di nascosto. E quando l’uomo scopriva che la moglie non rispettava quanto le aveva imposto, nascevano violenti litigi che scaturivano in condotte maltrattanti.

Anche davanti al figlio minore

Più volte l’aveva minacciata di morte con un coltello da cucina, anche di fronte al figlio minore, colpendola con pugni e schiaffi e stringendole le mani al collo quasi a soffocarla. E queste condotte erano amplificate dall’abuso quasi quotidiano di alcol da parte del 44enne, che lo portavano ad avere spesso uno stato di alterazione che ne accentuava ira e violenza.

La sera dell’11 maggio la violenza ha raggiunto il culmine tanto che la donna, colpita più volte, è scappata di casa con il figlio, trovando rifugio dai vicini di casa fino all’arrivo dei carabinieri.

La donna ha quindi deciso di rompere il silenzio, decidendo di querelare il marito e di chiedere aiuto a un centro antiviolenza.

I militari della Stazione di Piadena hanno avviato le indagini, trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima. Hanno verificato che la donna quel giorno aveva subito delle lesioni e la vittima ha spiegato la condizione di soggezione in cui si trovava tra le mura domestiche, riferendo di non volere più rimanere in casa con il figlio. I soprusi e le aggressioni l’avevano portata a uno stato di esasperazione e terrore ormai non più tollerabile.

Allontanato dalla casa familiare

Tenuto conto della gravità dei maltrattamenti posti in essere, delle lesioni provocate, dello stato di sofferenza della vittima e della volontà di quest’ultima di condurre una vita emancipata, l’autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento a tutela dell’incolumità fisica della donna e del figlio, imponendo al 44enne di lasciare subito la casa familiare e di non avvicinarsi ai luoghi frequentati da loro. Il provvedimento è stato immediatamente notificato all’uomo dai Carabinieri di Piadena.

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