Traffico internazionale di droga

Cocaina nelle tute da calcio e pusher travestiti da rider per spacciare durante il lockdown

E' l'ingegnoso modus operandi messo a punto da una banda di narcos peruviani per importare droga dal Sudamerica e rivenderla in Italia

Cocaina nelle tute da calcio e pusher travestiti da rider per spacciare durante il lockdown
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Tute da calcio imbottite di cocaina e pusher travestiti da rider per spacciare durante il lockdown: è l'ingegnoso trucco messo a punto da una banda di narcos peruviani per importare droga dal Sudamerica e rivenderla in Italia. Otto le persone arrestate tra le province di Milano, Monza Brianza e Cremona.

Otto arrestati

Nelle province di Milano, Monza Brianza e Cremona, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno arrestato 8 peruviani ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico transnazionale di sostanze stupefacenti in particolare cocaina, marijuana e hashish.

Tute da calcio imbottite di cocaina

Come riporta Prima Milano, le indagini sono state avviate dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Milano a seguito dell’arresto in flagranza, nel mese di ottobre del 2020, in piena emergenza pandemica da Covid-19, di un cittadino peruviano, fermato all’aeroporto internazionale di Lima in partenza per Milano e trovato in possesso di oltre 2 chili di cocaina pura, nascosta all’interno delle cuciture di alcune giacche, giubbotti e tute di una squadra di calcio tra le più popolari in Sudamerica.

La droga e il materiale sequestrati

Gli accertamenti che sono seguiti anche in cooperazione internazionale con l’autorità Giudiziaria peruviana hanno permesso di ricostruire 5 episodi di importazione di cocaina avvenuti a partire dal 2019, oltre che di individuare il fornitore del narcotico, che risiede stabilmente in Perù.

Dalle indagini inoltre, secondo quanto riferito dagli inquirenti, è emersa l'operatività di un gruppo criminale ben strutturato operante nel capoluogo lombardo e nell’hinterland, composto da soggetti di origine sudamericana, capaci di importare ingenti quantitativi di cocaina tramite corrieri che viaggiavano su voli di linea.

Usavano chat e pusher vestiti da rider per vendere la droga

Sono stati inoltre individuati 7 appartamenti nella provincia di Milano utilizzati come luoghi di stoccaggio dello stupefacente ed è stata ricostruita la rete di spaccio, costituita da soggetti che erano divisi in “batterie”, dislocate a Milano e nei comuni limitrofi.

Una volta che la droga arrivava in Italia, il sodalizio si avvaleva di piattaforme di messaggistica istantanea per la commercializzazione al dettaglio attraverso i contatti con numerosi acquirenti, i quali venivano poi raggiunti in moto da pusher travestiti da “rider” per eludere i controlli delle Forze di Polizia sulle restrizioni imposte durante il lockdown.

La droga e il materiale sequestrati

Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza 10 persone e sequestrati complessivamente 12 chili di cocaina, 4,5 chili di hashish, 1 chilo di marijuana, un ingente quantitativo di paracetamolo, utilizzato come sostanza da taglio, e la somma di circa 10mila euro, provento dell’attività illecita.

Ulteriori sequestri

Nel corso delle perquisizioni, eseguite questa mattina sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 560 grammi di cocaina, circa 200 grammi di hashish, 1,7 chili di marijuana, bilancini e materiale per il confezionamento, circa 1800 euro in contanti e una pistola a salve.

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