I Carabinieri Forestali di Cremona hanno scoperto l’abbandono di circa 600 salami da parte di un’azienda locale, violando le norme sui sottoprodotti di origine animale. L’impresa è stata sanzionata e segnalata all’Autorità Giudiziaria.
Salami abbandonati
Si è conclusa oggi (9 ottobre 2025) un’operazione investigativa della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri, coordinata dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Cremona, con la collaborazione del Nucleo Carabinieri Forestale della città. L’indagine ha riguardato il ritrovamento di numerosi salami abbandonati tra gennaio e marzo 2025 nei comuni della provincia di Cremona.
Le indagini
Gli investigatori, supportati dai tecnici e veterinari dell’ATS Val Padana, Distretto Veterinario di Cremona, hanno raccolto indizi che fanno ipotizzare il coinvolgimento diretto di un’impresa locale operante nella lavorazione delle carni suine. Secondo le prime risultanze, l’azienda avrebbe cercato di disfarsi delle eccedenze produttive senza rispettare le procedure previste dalla normativa vigente.
Il comportamento illecito, oltre a violare le regole di gestione dei sottoprodotti di origine animale, poteva comportare rischi per l’ambiente, come contaminazioni del suolo e delle acque o alterazioni delle catene trofiche. Il quantitativo stimato degli insaccati abbandonati è di circa 600 salami distribuiti in diversi comuni della provincia.
Impresa multata
A seguito delle indagini, il titolare dell’impresa è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per gestione illecita e abbandono di rifiuti speciali. È stata inoltre comminata una sanzione amministrativa di 6mila euro per la violazione delle normative sui sottoprodotti di origine animale. Le autorità competenti hanno analizzato i salami abbandonati e hanno escluso la presenza di malattie suine come la Peste Suina Africana e di patogeni pericolosi per l’uomo, tra cui Listeria e Salmonella.
Le autorità sottolineano che comportamenti di questo tipo devono essere evitati: le aziende devono utilizzare i canali autorizzati per lo smaltimento dei sottoprodotti, sia per favorire il riuso dei materiali sia per prevenire rischi igienico-sanitari.
Si ricorda che i fatti sono ancora in attesa di giudizio definitivo e che, secondo la legge, gli indagati godono della presunzione di innocenza. I Carabinieri Forestali continueranno a vigilare sul rispetto delle procedure di gestione degli alimenti, in particolare dei prodotti DOP e IGP e dei sottoprodotti di origine animale.