Cremona

Carabinieri forestali in campo contro inquinamento idrico e uso abusivo dell'acqua

Controlli, verifiche e sanzioni a Cremona, Stagno Lombardo e Gabbioneta Binanuova

Carabinieri forestali in campo contro inquinamento idrico e uso abusivo dell'acqua
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Operazioni e controlli dei carabinieri forestali contro l'inquinamento idrico e la captazione abusiva delle risorse di acqua.

Particolare attenzione all'uso dell'acqua

Ravvisato l’acuirsi dell’emergenza idrica, dal mese di marzo, l’ attività delle due stazioni carabinieri forestali del Cremonese è prevalentemente indirizzata al controllo e monitoraggio delle risorse idriche unitamente alla prevenzione dei fenomeni di dissesto idraulico.

Captazioni di acque pubbliche per fini irrigui, messa in opera ed utilizzo di pozzi e gestione delle acque consorziate sono ambiti puntualmente normati e regolamentati.

Le attività dei Forestali

La quantità e la qualità delle acque superficiali sono tra loro strettamente interconnesse e necessitanti di attenta vigilanza. Provvidenziale, ai fini della tutela ambientale, risulta essere l’intervento dei militari coordinati dal Gruppo carabinieri forestale di Mantova in quanto, prima ancora della contestazione degli eventuali illeciti, è premura dei Forestali far cessare ogni attività o azione antropica dannosa per l’ecosistema: scarichi abusivi, percolamento di liquami in canali da non corretti spandimenti, strutture aziendali di contenimento non conformi, captazioni abusive e via dicendo.

I risultati dei controlli

Nell’ultimo mese, dall’attività di controllo delle acque nel territorio rurale si è rilevato:

  • Periferia città Cremona: intervento congiunto con tecnici ARPA per segnalato inquinamento acque superficiali in roggia successiva ad immissione scarichi da caseificio. Accertamenti chimico analitici in corso.
  • Stagno Lombardo: in due distinte aziende agrarie sono stati rilevati due scarichi non autorizzati che immettevano nei canali perimetrali delle aziende il colaticcio derivato da materiale vegetale insilato stoccato in trincee. Sanzione da 6mila a 60mila euro.
  • Gabbioneta Binanuova: accertata illecita captazione di acqua per fini irrigui da una lanca del fiume Oglio. Sanzione da 4mila a 40mila euro.

Danni anche per la flora e la fauna

L’illecita captazione d’acqua, oltre ad inficiare le già scarse risorse della stessa, se effettuata in luoghi ad alta valenza naturalistica come lanche-bodri-risorgive rischia di compromettere la loro già delicata e rarefatta biodiversità, con particolare riguardo agli endemismi di flora e fauna tipici di queste preziosI ecosistemi.

Il recente decreto legge del consiglio dei ministri contro la siccità ha innalzato nel minimo da 4mila a 8mila e nel massimo da 40mila a 50mila euro gli importi delle sanzioni per le captazioni d’acqua pubblica senza autorizzazione/concessione.

Le attività di controllo e sopralluogo, quando trattasi di inquinanti , sono supportate da tecnici Arpa con le derivate prescrizioni.

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