Nel Mantovano

Braccianti sfruttati e costretti a vivere tra rifiuti e sterco di animali: due imprenditori arrestati

Si tratta di due fratelli di 44 e 46 anni che dovranno rispondere di "caporalato".

Braccianti sfruttati e costretti a vivere tra rifiuti e sterco di animali: due imprenditori arrestati
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Proseguono senza sosta i servizi di controllo del territorio posti in essere dai Carabinieri finalizzati alla prevenzione e alla repressione di ogni forma di illegalità. I militari della Compagnia di Viadana hanno scoperto braccianti agricoli sottopagati e costretti a vivere in condizioni di assoluto degrado: scoperta che ha portato all'arresto di due imprenditori per caporalato. 

Scoperti lavoratori agricoli sfruttati

Nella giornata di ieri, i militari della Stazione di Castellucchio, unitamente ai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Mantova, coadiuvati da personale del Comando Carabinieri Forestali di Mantova, su indirizzo costante del Comando Provinciale Carabinieri del capoluogo, hanno proceduto all’arresto in flagranza di due fratelli, imprenditori agricoli, originari del Bangladesh, ritenuti responsabili del reato di sfruttamento del lavoro, il “caporalato”.

Dopo alcuni servizi di osservazione, i Carabinieri di Castellucchio, unitamente alle altre componenti speciali dell’Arma, nella mattinata di ieri hanno deciso di intervenire nell’agro di quel comune procedendo ad un controllo di polizia dell’azienda agricola in questione, deputata alla produzione di ortaggi di origine asiatica destinati essenzialmente all’esportazione.

Braccianti costretti a vivere tra i rifiuti

Quello che è emerso agli occhi dei militari era una grave situazione di vessazione, sfruttamento e degrado. All’interno dell’azienda, infatti, al momento del controllo vi erano a lavoro 4 braccianti agricoli, anche essi bengalesi, costretti a dimorare in locali con condizioni igienico-sanitarie al limite della sopportazione, tra rifiuti, scarti di lavorazioni, sterco di animali e assoluta sporcizia.

I successivi accertamenti, hanno permesso di appurare, che i quattro prestatori d’opera, seppur con regolare contratto di assunzione, a fronte di carichi di lavoro molto gravosi e orari prolungati sono stati pesantemente sottopagati rispetto alle tariffe dei contratti nazionali di lavoro previsti per la categoria.

I Carabinieri hanno inoltre contestato la completa violazione della normativa relativa ai periodi di riposo ed alle ferie. 

Non solo sfruttamento dei lavoratori...

Ulteriori accertamenti svolti dai Carabinieri Forestali, giunti a supporto, hanno permesso di accertare che i due fermati si erano resi responsabili anche del reato di abbandono e deposito in maniera incontrollata di rifiuti speciali aziendali pericolosi e non pericolosi, nonchè il loro smaltimento mediante combustione. In particolare sono stati rinvenuti numerosi pneumatici, vecchi elettrodomestici, batterie per motori, materiale plastico, parti di attrezzature agricole, prodotti in polipropilene e scarti aziendali, sparsi su una superficie di circa 3500 mq che è stata sottoposta a sequestro.

Arrestati i titolari dell'azienda

Gli arrestati, rispettivamente di 46 e 44 anni, nella serata di ieri sono stati condotti presso la casa circondariale di Mantova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

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