Fiocco azzurro

Bimbo ha fretta di nascere, mamma partorisce in auto: "Urgente riaprire il punto nascita dell'Oglio Po"

"Per fortuna mamma e neonato stanno bene, ma il momento del parto non può essere vissuto come un viaggio della speranza".

Bimbo ha fretta di nascere, mamma partorisce in auto: "Urgente riaprire il punto nascita dell'Oglio Po"
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Bimbo ha fretta di nascere e la mamma partorisce in auto nel tragitto da Casalmaggiore a Cremona. Fisconaro: "Urgente riaprire il punto nascita dell'Oglio Po".

Bimbo ha fretta di nascere, mamma partorisce in auto

Non riesce a raggiungere l'ospedale Maggiore di Cremona e partire in auto. Protagonista della vicenda, fortunatamente a lieto fine, una mamma 30enne di Casalmaggiore. E' successo nel primo pomeriggio di giovedì 4 novembre 2021. Intorno alle 14.30 la giovane mamma ha avvertito i segnali dell'inizio del travaglio con le prime contrazioni. Parte quindi la corsa verso l'ospedale di Cremona. Ma durante il tragitto alla donna si sono rotte le acque e il bambino, un maschietto, è venuto alla luce in auto.

"Urgente riaprire il punto nascita dell'Oglio Po"

“La notizia della neomamma che ieri ha partorito in auto, nel tragitto da Casalmaggiore e Cremona, è l’esempio plastico di quanto sia urgente riaprire il punto nascite nell’ospedale Oglio Po. Per fortuna mamma e neonato stanno bene, ma il momento del parto non può essere vissuto come un viaggio della speranza. Non nel 2021.”

A dirlo i due consiglieri regionali M5s, Andrea Fiasconaro e Marco Degli Angeli. 

“La soppressione del Punto Nascite dell’Oglio Po è una ferita ancora aperta e un tema che va riportato all’attenzione della Regione il prima possibile. Episodi come questo sono la dimostrazione di quanto sia insensato costringere delle madri a recarsi fino a Cremona per partorire, quando un punto nascita in un ospedale di frontiera come Oglio Po, sarebbe la soluzione più sicura.”

Il 2 dicembre a Roma - concludono Fiasconaro e Degli Angeli - di fronte al Consiglio di Stato, si terrà dal punto di vista legale, l’ultimo atto di questa vicenda per la quale ci battiamo da anni insieme a numerosi sindaci dei comuni limitrofi. Dopo la sentenza del TAR di Brescia che respingeva il ricorso all’annullamento della decisione di chiusura, questa è l’ultima possibilità di capovolgere una decisione che hanno già danneggiato  un territorio.”

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