Bimbo con la febbre in un asilo di Crema: classe in “quarantena” fino al tampone
E' successo all'asilo comunale "Iside Franceschini".
Crema, un bimbo con la febbre a scuola: tutta la classe in isolamento.
La segnalazione dei genitori
A raccontarlo sono i colleghi di Prima Treviglio: sono bastate poche linee di febbre, per far scattare il protocollo anti-Covid in una scuola dell’infanzia di Crema. A misurare la temperatura sono stati i genitori, prima dell’uscita da casa per andare a scuola l’asilo comunale “Iside Franceschini”. Il rischio però è che – in caso di positività al Coronavirus – anche altri bimbi possano essere venuti in contatto con il virus nel primo giorno di scuola, ieri. Per questo in attesa dell’esito del tampone sul minore tutta la sezione dovrà rimanere a casa a scopo precauzionale. Se il tampone sarà negativo, ovviamente, la ripresa delle attività sarà immediato.
Bonaldi: “Era immaginabile”
“Era immaginabile che, con bimbi così piccoli, potesse verificarsi presto un caso di febbricola che inducesse i sanitari a far fare un tampone ed è ciò che è accaduto – ha spiegato il sindaco Stefania Bonaldi su Facebook – Secondo il protocollo di ATS, che applica una DGR del 7.5.2020 (la 3114), all’insorgere del caso sospetto tutti i contatti stretti, dunque anche compagni e maestre, vanno “isolati” e questa è la procedura che la scuola ha attivato da venerdi pomeriggio, in attesa dell’esito del tampone. Le indicazioni ministeriali (Sanità, Istruzione e IIS) per la gestione del Covid nelle scuole non disciplinano la fase pre tampone, ma stabiliscono l’isolamento della classe solo all’esito positivo dello stesso. Il che è forse più compatibile con le dinamiche scolastiche, perché in una classe, specie di piccolini, vi sarà sempre un bimbo con qualche sintomo simil Covid. Ho personalmente portato questa, a mio avviso, incongruenza alla attenziome del DG di ATS Salvatore Mannino e dell’Assessore Giulio Gallera, entrambi hanno colto lo spirito positivo e concreto della osservazione e l’Assessore ha espresso indicazione perche i tecnici regionali “coordinino” la norma regionale con le disposizioni ministeriali. Fino a nuove regole ufficiali ci atteniamo al protocollo ATS in vigore, auspicando in ogni caso che per i tamponi delle scuole vi siano almeno canali preferenziali, perché altrimenti sarà presto la paralisi (da venerdi pomeriggio, a ieri sera non avevamo notizia dell’esito del tampone)”.
La scuola riparte, ma sono pochi i test sierologici fatti dagli insegnanti