Truffa via sms

Aveva emulato il sistema di Poste Italiane riuscendo a truffare una 37enne: rubati 1.600 euro

E' iniziato tutto con un messaggio nel quale era paventata la sospensione del suo conto corrente.

Aveva emulato il sistema di Poste Italiane riuscendo a truffare una 37enne: rubati 1.600 euro
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Si è conclusa in questi giorni un’attività d’indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di San Daniele Po che ha permesso di denunciare un soggetto resosi responsabile del reato di frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici.

Aveva emulato il sistema di Poste Italiane riuscendo a truffare una 37enne

L’attività ha avuto origine dalla denuncia presentata da una 37enne residente a San Daniele Po, che nel mese di aprile di quest’anno aveva ricevuto sul suo smartphone un sms, poi rivelatosi fraudolento, a nome di Poste Italiane, nel quale veniva paventata la sospensione del suo conto corrente. Il messaggio conteneva un link alla quale la donna aveva fatto accesso e che la rimandava su un sito apparentemente identico a quello di Poste Italiane.

Da qui veniva richiesto di compilare alcuni campi inserendo i propri dati personali, cosa che la donna aveva fatto ricevendo successivamente un nuovo sms nella quale era stata invitata a contattare per chiarimenti un’utenza telefonica “fissa” di Milano.

Rubati 1.600 euro: denunciato un 20enne campano

Dopo aver contattato detto numero, era stata rassicurata dall’interlocutore sul fatto che la problematica sarebbe stata risolta in pochi giorni, ma poi, lo scorso 4 aprile 2022, aveva constatato presso il locale ufficio postale che sul proprio conto era rimasto meno di 1 euro e che ignoti le avevano sottratto circa 1.600 euro effettuando 18 pagamenti a lei sconosciuti.

Le indagini hanno permesso di accertare che il numero telefonico contattato dalla donna non appartiene a Poste Italiane, ma riconducibile ad una rete VOIP fornita da una società di Milano. Inoltre i militari hanno scoperto che i 18 pagamenti illeciti erano tutte ricariche, ciascuna da 90 euro circa, effettuate su un conto gioco on line.

Tramite l’Agenzia Monopoli di Stato – Direzione Giochi, si è accertato che il titolare e reale utilizzatore del predetto conto gioco fosse un 20enne di origini campane che pertanto veniva denunciato per i reati sopracitati. La somma indebitamente sottratta alla parte offesa è stata sequestrata presso quel conto gioco e rimessa nella disponibilità dell’avente diritto.

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