ASST Cremona: il nuovo direttore della neurochirurgia ha già realizzato un intervento rarissimo

Antonio Fioravanti è all’Ospedale Cremona da poco più di un mese dove ha già eseguito il primo intervento di chirurgia guidata con fluorescenza. Una metodica praticata in pochi centri in Italia.

ASST Cremona: il nuovo direttore della neurochirurgia ha già realizzato un intervento rarissimo
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Asst Cremona

Da più di un mese la Neurochirurgia dell’Ospedale di Cremona ha un nuovo direttore. Si chiama Antonio Fioravanti e vanta una notevole esperienza in chirurgia  maturata presso la Neurochirurgia dell’Ospedale Bellaria di Bologna, attraverso una complessa e numerosa casistica di interventi per  patologie neoplastiche, vascolari e spinali. Fra le sue specialità la chirurgia per le neoplasie del basicranio,tumori complessi della fossa cranica anteriore e posteriore come meningiomi e neurinomi.

Fioravanti

Fioravanti durante il suo percorso professionale, ha affinato abilità tecnico-chirurgiche altamente specialistiche: sempre in campo oncologico ha applicato tecniche innovative quali awakesurgery (chirurgia da svegli) e chirurgia guidata con fluorescenza. La vera notizia – ha affermato Camillo Rossi (Direttore Generale ASST di Cremona) - è che, nelle scorse settimane, Fioravanti ha eseguito anche a Cremona il primo intervento di resezione di tumore cerebrale guidato da fluorescenza. Per il nostro Ospedale e per la Città un motivo di orgoglio che apre nuove prospettive per il futuro della chirurgia cremonese.  A questo proposito desidero ricordare che Fioravanti ha al suo attivo circa cinquanta interventi di chirurgia da sveglio. Una metodica super specialistica applicata per le aree critiche del cervello (linguaggio, movimento, ecc) che vede il paziente collaborante durante la seduta operatoria allo scopo di valutare in diretta gli esiti dell’azione del neurochirurgo e ridurre al minimo i rischi dell’intervento stesso”.

Metodica innovativa

“Quella della chirurgia cerebrale guidata da fluorescenza – ha spiegato Antonio Fioravanti - è una metodica innovativa che consente la differenziazione intra-operatoria tra tessuto sano e malato. Questo permette di ottimizzare l’asportazione del tumore cerebrale riducendo i danni eventuali del paziente, migliorando la sua qualità di vita. La preparazione è molto semplice: circa due ore prima dell’entrata in sala operatoria il paziente beve uno ‘sciroppino’ che, durante l’intervento, attraverso l’utilizzo di un particolare microscopio, evidenzia le cellule tumorali colorandole di rosa. Questo facilita la loro rimozione e la rende maggiormente precisa, diminuendo sensibilmente i rischi per il paziente.”“L’arrivo di Antonio Fioravanti nell’ASST di Cremona - ha aggiunto Rossi – è un accadimento importante e significativo per il nostro territorio. La sua storia professionale, le sue comprovate abilità di neurochirurgo sono una risorsa preziosa per l’equipe di Neurochirurgia e l’equipe di Neurologia (diretta dalla Dr.ssa Maria Sessa) con la quale c’è una stretta collaborazione – anche l’equipe infermieristica dei due reparti (che condividono la logistica di alcuni spazi) è unica e coordinata da Manuela Besanzini. Sono certo che il Dr. Fioravanti – ha concluso Rossi - potrà dare un contributo essenziale anche all’interno del Dipartimento di Neuroscienze interaziendale, realizzato in collaborazione con ASST di Mantova e caratterizzato da due Neurologie con Stroke Unit, una Neurochirurgia, una Neuroradiologia e tre Riabilitazioni per un bacino d’utenza di circa 1.000.000 di abitanti.”

Figura chiave

“La professionalità e l’esperienza di Fioravanti nel contesto descritto dal Direttore Generale – ha concluso Rosario Canino – Direttore Sanitario dell’ASST di Cremona - è fondamentale sia per l’Ospedale di Cremona sia per lo sviluppo del Dipartimento interaziendale. Ciò a vantaggio di una organizzazione che prevede percorsi assistenziali condivisi che in letteratura sono sinonimo di una migliore efficienza ed efficacia dei percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali (PDTA)”.

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Dr. Fioravanti, in base alle Sue competenze ed esperienze, qual è il suo apporto alla Neurochirurgia di Cremona?

Essendomi occupato di chirurgia cerebrale complessa come quella del basicranio e quella dei tumori cerebrali, potrò mettere a disposizione le mie competenze professionali e la mia esperienza per implementare quest’attività presso la Neurochirurgia di Cremona, in modo che quest’ultima si possa arricchire sia in termini qualitativi che quantitativi facilitando la crescita dell’equipe.

 

Con quale atteggiamento si accinge al nuovo incarico?

Innanzitutto con entusiasmo, dal punto di vista personale è una bellissima sfida. L’obiettivo è quello di lavorare insieme alla mia equipe e alla Direzione Aziendale affinché la Neurochirurgia sia un punto di riferimento per tutto il territorio e fare in modo, anche per questo, che i cittadini si sentano orgogliosi del loro ospedale.

La prima impressione ricevuta dall’Ospedale di Cremona e della sua equipe?

Devo dire che a Cremona ho trovato validi collaboratori, preparati e appassionati: un’equipe giovane e con tanta voglia di crescere insieme. Lo spirito con cui abbiamo iniziato a lavorare promette bene. L’impressione è positiva, mi è parso un ospedale che coralmente cerca di farsi carico dei pazienti trovando soluzioni condivise agendo in modo multidiscilpinare.

 

Quali sono i punti di forza della Neurochirurgia di Cremona?

Innanzitutto quello di rivolgersi ad un territorio molto esteso, un bacino di circa 1 milione di abitanti. Questo consente di avere un volume di patologia qualitativamente e quantitativamente interessante. Come mi disse un amico neurochirurgo americano ‘dove ci sono pazienti si può fare sempre un gran lavoro’. Inoltre un aspetto interessante è la possibilità di lavorare insieme ad altre aziende come quella di Mantova, dove è attiva, come noto, un’attività di neurochirurgia che intendiamo implementare secondo la delibera regionale.

 

Progetti a breve e lungo termine per il futuro della Neurochirurgia Cremonese?

A breve termine direi di accreditare la nostra Neurochirurgia su tutto il territorio in un rapporto di HUB Spoke circolare con tutti gli ospedali circostanti, allo scopo - come dicevo prima - di rendere il nostro territorio orgoglioso. In secondo luogo, di fare della Neurochirurgia cremonese un punto di riferimento e di eccellenza regionale e non solo. Ci sono tutte le capacità professionali sia mediche che direzionali perché questo obiettivo si possa raggiungere.

 

Breve Curricula

 

Nato a Terranova da Sibari il 10/02/1962.

Diplomato nel 1981 al Liceo Scientifico di Spezzano Albanese “Vittorio Bachelet”.

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso l’Università degli Studi di Bologna con una tesi in neurochirurgia. Ottiene nel 2006 il diploma di specialità in Neurochirurgia presso l’Università degli Studi di Modena. Dal 1995 lavora presso il Reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale Bellaria dell’AUSL di Bologna – IRCCS Istituto Scienze Neurologiche di Bologna, dove ricopre vari incarichi fino a diventare nel 2015 direttore dell’UO di Chirurgia del Basicranio e Neuroncologia.

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