CRONACA

Assalti a bancomat e furti nelle aziende: sgominata banda di ladri, 7 arrestati

Sei sono stati trasferiti in carcere, uno è ancora ricercato

Assalti a bancomat e furti nelle aziende: sgominata banda di ladri, 7 arrestati

I Carabinieri di Cremona e Foggia hanno arrestato sette persone accusate di far parte di una banda specializzata in assalti a bancomat e furti in aziende. Durante l’operazione sono state eseguite numerose perquisizioni con l’impiego di unità cinofile alla ricerca di esplosivi.

Operazione all’alba: 6 arrestati

All’alba di oggi, giovedì 6 novembre 2025, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Cremona, con il supporto dei Comandi Provinciali di Foggia, Pescara e Mantova e delle unità cinofile, hanno arrestato sei uomini tra i 40 e i 61 anni. Tutti pregiudicati o con precedenti per reati contro il patrimonio.

Un settimo complice è riuscito a fuggire ed è ora ricercato. Le perquisizioni hanno coinvolto anche altri quattro indagati. Gli investigatori descrivono la banda come un gruppo criminale di alto livello, con elementi già coinvolti in episodi violenti, incluso un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine nel 2017.

Il colpo fallito di Cella Dati

L’inchiesta è partita dal tentato furto del bancomat della Cassa Padana di Cella Dati, la notte del 1° febbraio scorso. I malviventi, arrivati su un’auto rubata a Cremona, avevano usato due ordigni artigianali – le cosiddette “marmotte” – per scardinare lo sportello. Le esplosioni non sono sono riuscite a forzare le casseforti, che contenevano oltre 27mila euro.

Il gruppo fuggì poco prima dell’arrivo dei Carabinieri, lasciando però numerose tracce utili alle indagini. Grazie alle telecamere di sorveglianza e alle intercettazioni, gli investigatori sono risaliti a una seconda auto “staffetta” e, da lì, hanno identificato i membri della banda.

Nel video il tentativo di furto a Cella Dati:

 

“Pendolari del crimine”

Come riportato in un comunicato stampa diffuso in data odierna (6 novembre 2025), il gruppo agiva come un’organizzazione paramilitare. I capi decidevano i colpi, gli altri eseguivano.

Usavano telefoni “puliti” intestati a prestanome, radio ricetrasmittenti e basi logistiche tra Cremona e Foggia. I “pendolari del crimine” viaggiavano dal Sud al Nord per preparare furti e nascondere auto rubate ed esplosivi.

Per evitare di essere rintracciati, spegnevano i cellulari, cambiavano spesso sim card e distruggevano i telefoni usati. Si incontravano solo di persona, in garage ritenuti sicuri. In alcune conversazioni intercettate, parlavano anche di un possibile assalto a un portavalori, con armi da guerra reperibili tramite contatti nel Foggiano.

Altri colpi tra Verona e San Marino

Le indagini hanno collegato la banda ad altri due episodi. Il primo è un tentato furto in provincia di Verona, ad aprile: i ladri fuggirono dopo essere stati scoperti dai dipendenti. Il secondo, un furto riuscito a San Marino, dove nella notte rubarono una cassaforte con 45mila euro, dopo aver forzato le porte e usato un’auto rubata a Rimini. Intercettazioni successive confermarono il coinvolgimento del gruppo.

Arresti e perquisizioni

Su richiesta della Procura di Cremona, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per sette persone. Sei sono state arrestate, una è ancora ricercata.

Durante le perquisizioni, i Carabinieri hanno sequestrato cellulari, sim card, ricetrasmittenti, due jammer, arnesi da scasso e una “marmotta” pronta all’uso. L’operazione è scattata alle tre di notte in più province. Due indagati sono stati bloccati in auto in provincia di Pescara. Gli arrestati sono ora detenuti nelle carceri di Cremona, Foggia e Pescara.

Il procedimento è ancora nella fase preliminare. La colpevolezza degli indagati dovrà essere accertata in sede di processo, nel rispetto della presunzione di innocenza.