Arrestato l'omicida, ancora aperte le indagini dei carabinieri

Ora si trova incarcere a Milano

Arrestato l'omicida, ancora aperte le indagini dei carabinieri
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Omicidio a Pandino, arrestato Saverino (per tutti Saverio) Debiasi di Agnadello, aveva contraffatto l’arma del delitto.

Omicidio, arrestato il colpevole, indagini aperte

Ieri, venerdì, verso le 15.30 in via Fontana, davanti al bar ristorante da Wang, Barrionuevo Diaz José Martin, di 43 anni, residente a Cologno Monzese, veniva freddato con tre colpi di pistola da Savero Debiasi, 48 anni, ex marito della fidanzata di Barrionuevo. Tre colpi sparati dall’assassino: uno a distanza, due ravvicinati. Poi, Debiasi, si è dato alla fuga sulla sua auto, imboccando la Paullese in direzione Milano. Ad assistere alla scena la compagna di Barrionuevo, che ha allertato subito i soccorsi.

Subito le ricerche per catturare il killer

Sul posto subito sono arrivati i carabinieri, tra cui gli investigatori del Nucleo Operativo al Comando del Luogotenente Giovanni Ventaglio ed il maresciallo Gerardo Giordano della stazione di Pandino che hanno raccolto le prime testimonianze e delimitavano l’area del crimine. Veniva intrapresa un’immediata battuta di ricerca del fuggiasco, interessando anche i Comandi limitrofi. Nel frattempo, sul posto interveniva anche il PM di turno della Procura della Repubblica di Cremona che ha coordinato le indagini, nonché personale del Nucleo Investigativo di Cremona per i rilievi tecnici. Una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile veniva inviata lungo la via di fuga in direzione di Milano, mentre un’altra autoradio ad Agnadello, presso l’abitazione del fuggiasco, allo scopo di accertarne l’eventuale presenza.

Era a Settala, presso un distributore di benzina

La pattuglia dell’Aliquota giunta in località Caleppio del Comune di Settala (Mi) ha individuato l’assassino a bordo di una “Ford B max”, nel parcheggio di un distributore di carburante. I militari hanno deciso così di procedere al controllo del mezzo. DeBiasi, notando la presenza dell’autoradio ingranava la marcia e cercava di fuggire, venendo tuttavia bloccato dal mezzo militare. A questo punto, i carabinieri sono riusciti a persuadere il 48enne, operaio, censurato, ad arrendersi e a disarmarlo, ammanettandolo ed accompagnandolo presso la caserma di Crema.

Aveva una pistola modificata

In suo possesso veniva rinvenuta una pistola semiautomatica sequestrata, con il colpo in canna, usata per commettere l’omicidio (sequestrata). L’arma risultava una replica di una smith wesson cal 7,65, opportunamente modificata e resa letale con all’interno 10 proiettili. Nella successiva perquisizione presso l’abitazione dell’arrestato si rinvenivano altri 40 proiettili del medesimo calibro.

Interrogatori ancora in corso

Al termine dei rilievi eseguiti sul luogo del delitto, la salma della vittima, su disposizione del PM, è stata trasferita presso la camera mortuaria dell’Ospedale di Cremona, mentre i testimoni dell’evento venivano accompagnati presso questa sede per essere sentiti alla presenza del PM.

Assassino trasferito a Milano, rilievi ancora in corso

Il malvivente è stato trasferito a notte fonda, al termine della redazione degli atti, al carcere di Milano, a disposizione del PM. Nella mattinata odierna gli investigatori sono ritornati sul luogo del delitto per eseguire altri rilievi e ricercare altri elementi di prova.

I tre lavoravano insieme

I tre, l’ex marito, Barrionuevo e la compagna, lavoravano insieme alla Stockhouse di Agnadello. Una situazione di disagio

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