Per anni avrebbe maltrattato la madre con insulti, minacce e aggressioni fisiche, spesso per ottenere denaro da spendere in alcol e droga. Una situazione diventata insostenibile e culminata, nei giorni scorsi, con l’arresto di un 25enne residente a Gussola, ora rinchiuso nel carcere di Cà del Ferro su disposizione del Tribunale di Cremona.
La misura cautelare in carcere è stata eseguita la mattina del 19 dicembre 2025 dai Carabinieri della Stazione di Gussola, in seguito a un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari. Il giovane è ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia aggravati, al termine di un’indagine avviata dopo la denuncia presentata dalla madre.
Insulti, minacce e violenze ripetute
La donna ha raccontato ai militari una lunga serie di episodi: ingiurie quotidiane, minacce anche di morte, percosse ripetute nel tempo e furti di denaro all’interno dell’abitazione. Comportamenti che, secondo quanto riferito, si verificavano soprattutto quando il figlio si trovava sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti.
La situazione andava avanti da anni, da quando il giovane aveva iniziato a fare uso di droga, con richieste sempre più pressanti di soldi per procurarsela.
L’ultimo episodio e l’intervento delle forze dell’ordine
In passato la madre, esasperata, lo aveva anche allontanato da casa, salvo poi riaccoglierlo alcuni mesi fa nella speranza di un cambiamento. Ma le violenze sarebbero riprese.
L’ultimo episodio risale a pochi giorni prima dell’arresto: dopo avergli consegnato alcune decine di euro, la donna lo avrebbe visto rientrare in casa ubriaco e alterato. Richiamato per il suo stato, il 25enne avrebbe reagito insultandola. Quando ha capito che la madre stava chiedendo l’intervento dei Carabinieri, si è scagliato contro gli arredi di casa, prendendo a calci la televisione e altri oggetti, arrivando a minacciarla di morte.
Aggressivo anche davanti ai militari
All’arrivo della pattuglia, il giovane avrebbe mantenuto un atteggiamento violento anche in presenza dei militari. È stato necessario l’intervento di un’ambulanza per prestargli cure legate allo stato di ubriachezza e di alterazione psicofisica.
La denuncia e la decisione del giudice
In sede di denuncia, la vittima ha ripercorso anche gli episodi avvenuti negli anni precedenti: continue richieste di denaro, danneggiamenti all’abitazione e violente aggressioni fisiche. Ha riferito inoltre di non essersi mai rivolta né al medico né al pronto soccorso, nonostante le violenze subite. Il clima familiare era progressivamente peggiorato e la donna, temendo conseguenze ancora più gravi, ha deciso di chiedere aiuto.
Dopo gli accertamenti, valutata la gravità e la ripetitività dei maltrattamenti, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in carcere per tutelare l’incolumità della vittima. Il provvedimento è stato eseguito immediatamente: il 25enne è stato accompagnato nel carcere di Cà del Ferro.