Allarme Febbre del Nilo: un morto e un ricoverato a Cremona
Un ottantenne è deceduto al Maggiore, un altro paziente di 70 anni ricoverato in pneumologia.
Febbre del Nilo a Cremona
La Febbre del Nilo, o West Nile, colpisce anche il Cremonese. Il primo caso riguarda un uomo di 80 anni deceduto nei giorni scorsi all'ospedale Maggiore. Un altro paziente settantenne, si trova invece ricoverato in Pneumologia dopo essere passato dalla Terapia Intensiva. Il decorso sembra buono e i medici stanno già valutando il programma di riabilitazione.
Non trasmissibile da persona a persona
La Febbre del Nilo è una malattia che ogni anno, tra fine agosto e inizio settembre, si ripresenta in pianura Padana. I due casi Cremonesi non sono infatti gli unici registrati nel territorio. Diversi pazienti sono stati ricoverati nelle ultime settimane anche nel Lodigiano, e un caso di West Nile si è verificato anche nel Pavese. E’ bene ricordare che il virus West Nile non è trasmissibile da persona a persona. La malattia infatti si contrae solo tramite la puntura delle zanzare, principalmente del tipo comune (Culex pipiens) o tigre (Aedes albopictus).
I sintomi
Nella maggior parte dei casi ha un tempo di incubazione da 2 a 14 giorni, che diventano 21 per i soggetti con deficit immunitario. Nell’essere umano la maggior parte delle volte, circa l’80%, l’infezione può essere asintomatica, o presentarsi come sindrome febbrile (cefalea, dolori muscolari e possibile eruzione cutanea). Solo in alcuni rari casi, circa lo 0,1%, la malattia può risultare particolarmente grave per l’insorgenza di manifestazioni neuro-invasive, soprattutto in anziani o persone debilitate.