Romanengo

All'Alt dei Carabinieri consegnano la marijuana e fuggono: fuga folle nel Cremasco

I tre alla fine sono stati fermati e denunciati: uno è finito in manette.

All'Alt dei Carabinieri consegnano la marijuana e fuggono: fuga folle nel Cremasco
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Tre sudamericani fuggono da un posto di controllo dei Carabinieri ma vengono fermati dopo un inseguimento nei campi: droga, documenti falsi e strumenti atti allo scasso i motivi della fuga.

I controlli dei Carabinieri

Ieri mattina, 26 marzo 2021, è stata una movimentata lungo la SP235 che da Romanengo (CR) conduce ad Offanengo (CR). I Carabinieri della Stazione di Romanengo infatti, nel corso del servizio di perlustrazione del territorio hanno deciso di di approntare un posto di controllo lungo la direttrice che collega i due comuni della cremasca. Al sopraggiungere di una FIAT Cinquecento con a bordo tre giovani, i militari hanno così deciso di procedere ad un controllo del mezzo e dei suoi occupanti. Intimato l’alt l’auto, con a bordo due ragazzi ed una ragazza, si ferma; non appena aperti i finestrini però i Carabinieri vengono investiti da un intenso odore di marijuana quindi, oltre ai documenti chiedono agli occupanti del mezzo se detengono della sostanza stupefacente.

Consegnano la marijuana e scappano

A farsi avanti è la ragazza che consegna al militare una piccola confezione di marijuana di circa un grammo; in un attimo però la Cinquecento ingrana la marcia e fugge dal posto di controllo, si reimmette sulla provinciale e scappa in direzione di Offanengo.

Parte l'inseguimento, anche con gli elicotteri

La risposta dei militari è però immediata: lanciati all’inseguimento dell’auto diramano la nota di ricerca dei tre fuggiaschi e tempestivamente giungono nella zona anche tre pattuglie del Nucleo Operativo della Compagnia di Crema. Vista l’eccezionalità e la gravità del fatto il Comandante della Compagnia Crema decide di chiedere ausilio anche ad altri organi dell’Arma dei Carabinieri: ecco quindi che viene richiesta la collaborazione del Nucleo Elicotteristi che poco dopo fa sorvolare i cieli della cremasca dal proprio elicottero.

Nel frattempo la pattuglia dei Carabinieri di Romanengo intercetta la Cinquecento nel parcheggio della ditta di cosmetica Cromavis di Offanengo, proprio nel momento in cui si sta fermando. Dei tre occupanti solamente l’autista riesce a darsi alla fuga nei campi mentre i due passeggeri vengono immediatamente fermati dai militari.

L'autista scappa a piedi, gli altri due vengono fermati

Nell’auto i militari trovano inoltre dei cacciaviti ed altri arnesi presumibilmente utilizzati per lo scasso ed un orologio ancora nella sua confezione, di cui sono in corso accertamenti per verificarne la provenienza. Le ricerche del terzo uomo però non si sono interrotte e il sorvolo dei cieli sopra Offanengo da parte dell’elicottero dell’Arma ha permesso infatti di individuare il fuggiasco che, liberatosi nel frattempo del giubbotto e di uno zaino, si stava nascondendo all’interno di una cascina. L’edificio è stato così circondato dalle auto dei militari del Nucleo Operativo di Crema e della Stazione di Romanengo che nel giro di poco hanno fatto capitolare l’uomo.

Proseguono le ricerche per trovare il giubbotto e lo zaino, possibili prove

Mentre i tre giovani vengono accompagnati sul luogo della fuga, grazie anche all’impiego del Nucleo Cinofilo dei Carabinieri, proseguono le ricerche del giubbotto e dello zaino; la vastità dell’area e l’erba molto alta rendono infatti difficili agli uomini ed ai cani dell’Arma di rinvenire gli oggetti ricercati.
Giunti nella caserma di Crema vengono avviati approfonditi controlli sulle generalità ed i documenti dei tre fermati: P.D.J. classe 1995 di nazionalità cubana, domiciliato a Milano s.f.d., disoccupato, pluripregiudicato, R.L. classe 1984, nazionalità cubana, domiciliata a Milano s.f.d. disoccupata ed il fuggiasco Y.R.V.E. classe 1984, di nazionalità cilena, disoccupato e pregiudicato. Ai militari quest’ultimo ha però fornito un passaporto messicano che, a seguito di più approfonditi accertamenti con il Consolato del Messico, è risultati falso.

Uno dei tre finisce in manette

I Carabinieri dunque, viste le ultime risultanze, hanno proceduto ad arrestare Y.R.V.E. per possesso di documenti di identificazione falsi denunciandolo inoltre in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cremona per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e porto abusivo di oggetti atti allo scasso. Anche per i suoi complici è scattata la denuncia a piede libero per porto abusivo di oggetti atti allo scasso, la donna inoltre è stata segnalata alla Prefettura di Cremona per il possesso di sostanza stupefacente ai fini di uso personale.

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