Cremona

Aggredì barista, dipendenti e passanti: 29enne sottoposto a libertà vigilata

Il giovane, un cittadino nigeriano, attualmente si trova ricoverato in ospedale per un Trattamento Sanitario Obbligatorio (Tso).

Aggredì barista, dipendenti e passanti: 29enne sottoposto a libertà vigilata
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Cremona: sottoposto a misura di sicurezza il cittadino nigeriano che aveva aggredito un barista.

Aggredì barista, dipendenti e passanti

Nel pomeriggio del 15 ottobre i Carabinieri della Compagnia di Cremona hanno dato esecuzione a un ordine di applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata nei confronti del cittadino nigeriano di 29 anni, senza fissa dimora e con precedenti di polizia a carico, che soffre di disturbi psichiatrici e che il 5 e 6 ottobre è rimasto coinvolto in aggressioni e violenze in un bar di corso Dante dove aveva importunato e aggredito ripetutamente il barista, le dipendenti del locale e alcuni passanti.

La vicenda

In particolare il giovane, mentre passava a piedi davanti al bar, senza un apparente motivo ha preso a calci gli sgabelli, i tavolini e le fioriere posizionati all’esterno della struttura, minacciando una delle dipendenti dell’esercizio commerciale che aveva chiesto all’uomo di smetterla con la sua condotta. L’uomo si è allontanato, ma la mattina successiva si è ripresentato nello stesso bar ed è stato affrontato dal proprietario del locale che ha cercato di allontanarlo.

Aggrediti anche i militari

Ne è nata una colluttazione con l’immediato intervento di alcuni militari della Compagnia di Cremona che stavano passando in borghese e che hanno tentato di fermare l’esagitato. L’uomo ha colpito con calci e pugni anche i militari e, bloccato a fatica, è stato accompagnato presso la caserma Santa Lucia dove è stato denunciato e sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio.

Libertà vigilata

E' stato quindi richiesto l’intervento dell’Autorità Giudiziaria che, concordando pienamente con quanto riferito e proposto dai militari della Compagnia di Cremona, ha emesso un ordine di applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata alla quale verrà data attuazione nel momento in cui l’uomo terminerà il proprio ricovero presso la struttura ospedaliera nella quale si trova dal 6 ottobre, giorno delle violenze, nella considerazione che le sue attuali condizioni psico-fisiche non ne permettono l’immediata attuazione.

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