Addio ad Andrea Torresani, uno degli ultimi maestri del legno

Si è spento domenica mattina a 80 anni. Folla alle esequie, era conosciuto in tutto il circondario.

Addio ad Andrea Torresani, uno degli ultimi maestri del legno
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Una vita dedicata al legno, tra scultura e il restauro dei mobili antichi. Con Andrea Torresani, 80 anni, se ne va uno degli ultimi maestri del Cremasco.

Addio ad Andrea Torresani

L’artigiano, vedovo da tre anni e senza figli, si è spento nella sua casa di Agnadello, via IV Novembre, sopra il suo amato negozio. Tre mesi fa era stato colpito dal morbo di Parkinson, un male insidioso che sabato aveva costretto i familiari ad accompagnarlo in ospedale. I parametri, tuttavia, erano corretti e così era stato dimesso, ma domenica mattina alle 8.15 il suo cuore ha cessato di battere.

L’unico rimpianto, abbandonare la sua arte

«Purtroppo la malattia gli aveva rubato un po’ di memoria e non parlava quasi più – ha raccontato l’affezionato nipote Pier Lorenzo Zanoni – Questo periodo è stato un calvario… La perdita della zia Antinea era stata un duro colpo per lui. Da allora siamo stati noi nipoti a gestire la situazione, e il suo rammarico più grande è che nessuno continuasse la sua professione, la sua arte. La sua è stata una vita per il legno». E gli agnadellesi lo sanno bene. Nelle loro case non è difficile trovare una scultura donata da Torresani.

Una vita dedicata al legno

«Aveva cominciato col papà, girando per le cascine con il carretto a ritirare i mobili che poi insieme restauravano e rivendevano – ha ricordato – Nella sua vita ha conosciuto tanta gente, anche importante: anni fa feci una trasferta a Roma per un senatore della Dc, che conosceva la sua arte… Accarezzava i mobili come si fa con una bella donna e sapeva “addomesticare” un pezzo di legno, lo scolpiva e poi lo regalava. L’ultimo lavoro che ha fatto è stato con la scuola elementare: i ragazzi erano venuti nel suo laboratorio a vedere come lavorava, e aveva donato loro il frutto di quell’esperienza. Quando hanno saputo della sua scomparsa sono venuti a fargli visita e piangevano, chiamandolo maestro…».

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