Accusato di due omicidi volontari: assolto il dottor Mosca
La decisione della Corte d'Assise per il primario di pronto soccorso
La pesante accusa per due episodi durante la prima ondata Covid.
Assolto dalla Corte d'Assise: è libero
Il dottor Carlo Mosca, medico cremonese attualmente primario del pronto soccorso dell'ospedale di Montichiari e già in servizio, tempo fa, al pronto soccorso dell'ospedale di Mantova per tre anni, è stato assolto nella giornata di venerdì 1 luglio dalla pesante accusa che gravava nei suoi confronti. Il medico infatti era accusato di due omicidi volontari per la morte di altrettanti pazienti che aveva preso in carico al pronto soccorso di Montichiari durante la prima ondata Covid. Dopo due ore di camera di consiglio, venerdì 1 luglio la Corte d'Assise lo ha assolto ponendo anche fine al regime degli arresti domiciliari al quale era sottoposto dal 25 gennaio 2021.
Per il medico la Procura aveva chiesto una condanna a 24 anni di carcere. Ora, con la sentenza della Corte d'Assise, proprio alla Procura sono stati passati gli atti per calunnia nei confronti di Michele Rigo e Massimo Bonettini, i due infermieri che avevano mosso le accuse nei confronti di Mosca.
"Medicinali incompatibili con la vita"
Secondo le accuse, nel corso della prima ondata del Covid Mosca avrebbe somministrato ai due pazienti Propofol e Succinilcolina, definiti come "farmaci incompatibili con la vita". Uno dei due farmaci infatti paralizza muscoli respiratori e scheletrici; l'altro invece è un farmaco endovenoso che induce ipnosi e forte sedazione.
Battaglia tra accusa e difesa
Dura la battaglia legale tra accusa e difesa durante il processo. Secondo l'accusa, come appunto era stato denunciato dai due infermieri, i farmaci sarebbero stati somministrati ai due pazienti dal dottor Mosca. La difesa invece è stata in grado di smontare le accuse mosse al medico, portando come prova anche messaggi sul cellulare che si sarebbero scambiati i due infermieri. Inoltre, sempre secondo la difesa, ad accusare il medico erano solamente i due infermieri di Montichiari, mentre tutto il resto del reparto si era schierato dalla parte del primario. Alla fine la Corte d'Assise ha optato per l'assoluzione "perché il fatto non sussiste".
Il sindaco: "Bentornato Carlo"
Nella serata di venerdì 1 luglio, pochi minuti dopo la sentenza, il sindaco di Montichiari Marco Togni ha pubblicato un lungo post su facebook nel quale, in pratica, si dice soddisfatto della sentenza di assoluzione e conclude e dà il bentornato al primario del pronto soccorso di Montichiari. Dal canto suo il medico, subito dopo la sentenza di assoluzione, ha parlato di "fine di un incubo" e del desiderio di tornare quanto prima a svolgere il proprio lavoro in ospedale a Montichiari.