A due anni cade dal 3°piano: vivo grazie ai rami degli alberi

Il bambino ha dato segni di miglioramento ma rimane in prognosi riservata a Bergamo.

A due anni cade dal 3°piano: vivo grazie ai rami degli alberi
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Come raccontato nel nostro articolo di ieri, a Castelleone venerdì 12 luglio 2019 attorno alle 21.00 un bambino di due anni è caduto dal terzo piano del palazzo, immediatamente soccorso dal padre è stato trasportato in ospedale ed è vivo per miracolo, grazie ai rami degli alberi che hanno attutito la caduta.

Il rallentamento dovuto ai rami dell'albero

Il detto "miracolo della natura", questa volta, è davvero da prendere alla lettera. Secondo i primi accertamenti infatti il fatto che il bambino sia ancora in vita - seppur in prognosi riservata - è dovuto solo ai rami degli alberi sottostanti al balcone da cui il piccolo si è sporto cadendo: sarebbero gli stessi rami ad aver rallentato ed attutito la caduta, diminuendo il danno.

Un testimone ha assistito alla scena

Un testimone avrebbe avvertito la famiglia del tragico incidente: a quanto sembrerebbe la porta finestra che dal sul balcone sarebbe stata lasciata aperta, probabilmente per far passare un po' d'aria. Il piccolo, lontano dagli occhi vigili dei genitori, ne avrebbe approfittato per uscire e, volendo guardare giù, si sarebbe arrampicato su alcune cassette posizionate sul balcone sporgendosi troppo e cadendo dal terzo piano.

Ad assistere alla scena sarebbe stato, appunto, un vicino di casa che avrebbe immediatamente allertato i genitori che hanno portato subito il piccolo all'ospedale di Crema senza attendere l'arrivo dell'ambulanza. Qui i medici, viste le gravi condizioni del piccolo, hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza per trasportare il bambino all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Il bambino migliora ma resta in prognosi riservata

A Bergamo il bambino è stato ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata. Sembrerebbe però che ieri, sabato 13 giugno 2019, il bambino stesse un po' meglio dando dei segni di miglioramento, ma i medici non hanno sciolto la prognosi.

Se ne occupa la questura di Cremona

Del caso se ne sta occupando la questura di Cremona, i cui agenti hanno già raccolto le testimoniante dell'uomo che ha assistito alla scena e dei parenti del bambino. A quanto sembra, il dolo dei genitori sarebbe da escludere, non avendo in alcun modo voluto né agito affinché il bambino si sporgesse e cadesse.

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