A Cremona il "funerale del commercio", la protesta pacifica degli esercenti
Nella bara pentole, grembiuli e le chiavi delle attività ormai chiuse da (troppo) tempo.
Il funerale del commercio: a Cremona ieri pomeriggio gli imprenditori cremonesi della ristorazione hanno celebrato una funziona simbolica.
A Cremona il "funerale del commercio", la protesta pacifica degli esercenti
Un funerale in piena regola. Un corteo silenzioso con in testa i ristorati cremonesi che, rigorosamente in divisa bianca, hanno portato a spalla la bara. Partiti dal Battistero sono arrivati fino a piazza del Comune dove, ieri pomeriggio, è stato celebrato il "funerale del commercio".
All'interno della bara le chiavi dei locali
La bara è stata posizionata sopra due tavolini e lasciata aperta. Al suo interno: tegami, pentole, grembiuli ma soprattutto le chiavi dei locali. Una protesta pacifica portata in scena dopo oltre cento giorni di chiusura delle loro attività. Una situazione che per molti ha portato a una riduzione del fatturato anche fino all'80%.
"Non servirà a nulla"
Imprenditori e commercianti ormai esasperati che vogliono far sentire la loro voce: "Anche questa protesta non servirà a nulla ma dovevamo farci sentire di nuovo. Siamo allo stremo. Il governo ci ha tolto tutto, non ce la facciamo più".
In piazza anche il sindaco, Gianluca Galimberti, che ha espresso tutta la sua solidarietà ai commercianti, ricordando però che "l'obiettivo è preservare il Natale e per raggiungerlo c'è bisogno di rispettare ancora le restrizioni".
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