Al timone del proprio benessere

Vela e salute mentale: per l'area riabilitativa psichiatrica di Cremona due giorni sul Garda

L'esperienza in barca ha insegnato a uscire dalla comfort zone per riscoprire se stessi attraverso le relazioni.

Vela e salute mentale: per l'area riabilitativa psichiatrica di Cremona due giorni sul Garda
Pubblicato:

L'area riabilitativa psichiatrica di Cremona ha trascorso due giorni sul Lago di Garda: in collaborazione con le associazioni Come Together e Vela Crema, l’esperienza in barca ha insegnato a uscire dalla comfort zone per riscoprire se stessi attraverso le relazioni.

L'area riabilitativa psichiatrica due giorni sul Garda

Sciogli le cime, ascolta il vento e prendi il largo. È iniziata così l’avventura di due giorni vissuta dagli utenti dell’Area Riabilitativa dell’UO Psichiatria 29, che hanno concluso l’estate vivendo un’esperienza indimenticabile al timone di una barca a vela. Organizzata in collaborazione con l’associazione Come Together Odv e l’associazione Vela Crema Asd – che ha messo a disposizione gratuitamente barche ed istruttori - l’iniziativa ha coinvolto una dozzina di utenti delle strutture riabilitative afferenti all’Asst di Cremona.

«È stato emozionante – afferma Luca con entusiasmo - Ci hanno spiegato il linguaggio della barca e i diversi componenti, come quelli che un tempo si usavano a bordo dei velieri». Con lui c’erano anche Eleonora e Annalisa: «Abbiamo timonato come professionisti – raccontano – È stata una navigazione bellissima e un’esperienza da ripetere».

Come sottolinea Roberto Pezone, Responsabile Area Riabilitativa della Psichiatri «Questa nuova esperienza a ha costituito una piacevole integrazione alla consueta programmazione estiva delle attività, un modo per sperimentare contesti differenti da quelli quotidiani e offrire sempre nuove occasioni di socializzazione in cui vivere esperienze relazionali positive».

Vela e salute mentale1
Foto 1 di 2
Vela e salute mentale3
Foto 2 di 2

Oltre agli aspetti ludici e culturali, i due giorni a contatto con la natura e l’ambiente lacustre hanno offerto numerosi spunti di riflessione in merito alle problematiche ambientali, come la siccità e la scarsità di acqua.

Guidati da uno skipper e affiancati dagli operatori, i partecipanti hanno imparato le nozioni base e le manovre essenziali per condurre una barca, sperimentando un nuovo modo di lavorare in gruppo.

«È stata per tutti un’esperienza piacevole, costruttiva e gratificante – aggiunge l’educatore Francesco Casali – Un nuovo modo per imparare a costruire il proprio benessere dentro il disagio mentale. Hanno provato ad allargare la propria confort zone facendo qualcosa di mai provato prima. Hanno acquisito nuove esperienze e abilità, che possono aiutarli a migliorare la propria autostima e sentirsi al timone della propria vita».

 

Seguici sui nostri canali