Vaccini Lombardia: per i 40enni prenotazioni dal 20 maggio, per i 16enni dal 2 giugno
Bertolaso: "Se l'Europa si sveglia, entro il 10 luglio tutti i lombardi avranno ricevuto la prima dose".
I quarantenni dal 20 maggio, poi via via tutti gli altri, sino al 2 giugno, quando potranno prenotare il vaccino anche i sedicenni. E’ il cronoprogramma delle prenotazioni vaccinali esposto questo pomeriggio, venerdì 14 maggio 2021, dal commissario lombardo per la campagna vaccinale Guido Bertolaso.
Vaccini in Lombardia: ecco quando si potrà prenotare
Nei giorni scorsi il generale Francesco Paolo Figliuolo aveva dato la possibilità alle Regioni di avviare le prenotazioni per gli over 40 da lunedì 17 maggio 2021. Ma la Lombardia aveva subito nicchiato, a causa della carenza di fiale a disposizione. Dato confermato anche oggi da Bertolaso.
Ci avevano promesso di inondarci di vaccini ad aprile, siamo a metà maggio ed è ancora “siccità”. Noi se avessimo a disposizione i vaccini che servono potremmo garantire 120mila somministrazioni al giorno. Oggi invece siamo a 85mila in media. Per questo non possiamo aprire le prenotazioni per gli over 40 il 17 maggio.
L’agenda lombarda di somministrazioni è infatti piena (tra prime e seconde dosi) più o meno sino al 10 giugno, e dunque sarebbe inutile avviare subito le prenotazioni. Non si dovrà però attendere troppo.
Le prenotazioni per gli over 40, dunque, partiranno il 20 maggio. A seguire, dal 27 maggio, quelle per gli over 30 e dal 2 giugno dai 16enni ai 29nni.
La fine della campagna vaccinale
Bertolaso ha poi ipotizzato anche una data di fine della campagna vaccinale, che potrebbe variare dal 10 luglio al 30 agosto.
Se l’Europa si sveglia e ci fornisce i vaccini che servono, e credo che tra maggio e giugno questo succederà, potremo aver garantito a ciascun cittadino lombardo una prima dose entro il 10 luglio.
Il modello lombardo
Soddisfatta l’assessore al Welfare Letizia Moratti
Oggi dimostriamo che quello che avevamo detto in fase di presentazione della campagna vaccinale era fattibile. Il modello lombardo, quello degli hub massivi, funziona. Il raggiungimento dell’obiettivo nazionale ha come riferimento la Lombardia. Noi siamo sempre sopra il target e se in alcune giornate il piano non è stato rispettato è perché la Lombardia è stata rallentata. Siamo al di sotto delle nostre capacità vaccinali: se ci fosse data la possibilità di vaccinare secondo le nostre capacità i tempi del commissario Figliuolo sarebbero rispettati.