SALUTE e CURA

Una nuova casa per la riabilitazione mentale, inaugurata la CRA di Cremona

Un ambiente accogliente e senza barriere per favorire la cura e la socializzazione

Una nuova casa per la riabilitazione mentale, inaugurata la CRA di Cremona
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Tutta nuova la comunità riabilitativa di via Belgiardino a Cremona: migliorati comfort e abitabilità degli spazi. Molte le attività praticate compresa la gestione dell’orto e del frutteto. Il direttore Belleri: "Continueremo a investire per migliorare la qualità dei servizi territoriali".

Inaugurata la CRA di Cremona

Dopo due anni di lavori, la Comunità riabilitativa ad alta assistenzialità (CRA) di Cremona riapre le porte completamente rinnovata. La struttura, situata nell’Area della salute mentale di via Belgiardino 6, è stata inaugurata ufficialmente oggi mercoledì 5 marzo 2025 alla presenza delle autorità sanitarie e istituzionali. Un intervento importante che restituisce alla comunità un luogo pensato per l’accoglienza e la riabilitazione di persone con disturbi psichici, in un ambiente che coniuga assistenza e quotidianità.

15 posti letto e spazi verdi

Distribuita su due livelli e con una superficie complessiva di 700 metri quadrati, la CRA è dotata di 15 posti letto e di spazi verdi condivisi con gli utenti del Centro diurno, tra cui un frutteto e un orto terapeutico. La struttura include un’ampia sala soggiorno, un’area per i laboratori, spazi dedicati ai colloqui, ambulatori infermieristici, cucina e refettori, oltre a una zona notte composta da stanze singole e doppie. L’obiettivo è quello di garantire un ambiente accogliente, in grado di supportare il percorso terapeutico e di risocializzazione degli ospiti.

Il prete benedice la CRA di Asst Cremona

Approccio innovativo: niente camici e porte aperte

Entrare nella CRA significa immergersi in un’atmosfera familiare, dove i ruoli tra operatori e ospiti si distinguono senza creare distanze. "Non ci sono camici e divise, le porte sono aperte e le attività vengono svolte in base agli interessi e alle attitudini dei pazienti" spiega Antonio Cariani, educatore con anni di esperienza nella struttura. Un esempio concreto di questa filosofia è stato l’omaggio preparato dagli ospiti per l’inaugurazione: biscotti di pasta frolla confezionati in sacchetti colorati, simbolo della volontà di superare lo stigma della malattia mentale.

Un segnale di attenzione alla salute mentale

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti Ezio Belleri, direttore generale dell’Asst di Cremona, e Giorgio Scivoletto, direttore socio sanitario. Con loro anche Roberto Poli, direttore del dipartimento di salute mentale e dipendenze, insieme ad altri responsabili del settore riabilitativo e istituzioni locali. L’Assessore al Welfare del Comune di Cremona, Marina Della Giovanna, ha sottolineato l’importanza della CRA come punto di riferimento per la comunità:

"Il numero di cittadini con disturbi psichici è in crescita ed è fondamentale poter contare su strutture che offrano assistenza e percorsi di recupero mirati".

Esempio virtuoso

Il direttore generale Belleri ha evidenziato il valore della CRA come esempio virtuoso di sanità territoriale:

"La riqualificazione di questa struttura rappresenta un importante traguardo per il nostro sistema sanitario. Qui si offre un’opportunità di cura in un contesto protetto, capace di valorizzare ogni aspetto della quotidianità per favorire l’autonomia dei pazienti".

Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Servizio gestione tecnico patrimoniale, che ha seguito i lavori di ristrutturazione, e agli operatori sanitari che quotidianamente lavorano con dedizione nella struttura.

I biscotti dei pazienti del CRA

Terapia, psicologia e socialità: il metodo CRA

Il modello di intervento della CRA si basa su tre pilastri fondamentali: terapia farmacologica, supporto psicologico e riabilitazione psicosociale. Come spiega il direttore Poli, "l’inserimento nella CRA avviene su indicazione del Centro Psico-Sociale e può riguardare sia percorsi riabilitativi a medio-lungo termine, fino a 24 mesi, sia interventi più brevi per stabilizzare situazioni di crisi che non necessitano di ricovero ospedaliero". Questo approccio integrato consente di lavorare su più livelli per garantire ai pazienti un supporto mirato e personalizzato.

Un’équipe operativa h24

A rendere possibile questo percorso terapeutico è un’équipe multidisciplinare composta da nove infermieri, tre operatori socio-sanitari, un educatore professionale e un tecnico della riabilitazione psichiatrica. La presenza di almeno due operatori, di cui uno infermiere, è garantita 24 ore su 24, mentre un supporto psicologico è assicurato per almeno 12 ore settimanali. Un’organizzazione che permette di rispondere in modo efficace alle esigenze dei pazienti e di accompagnarli in un percorso di recupero consapevole e dignitoso.

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