Tumore allo stomaco, presentato in Senato il progetto pilota di prevenzione avviato tra Cremona e Brescia
Nel 2022 la Chirurgia di Cremona è ventiquattresima su 700 centri italiani per numero di interventi per tumore gastrico
Gastro screening, presentato in Senato il progetto pilota di prevenzione del tumore allo stomaco avviato tra Cremona e Brescia: uno studio sperimentale condotto sul territorio dimostra l’efficacia dello screening per individuare i soggetti a rischio e migliorare le cure.
Tumore allo stomaco
Tumore allo stomaco: la cura è più efficace se c’è prevenzione. Nel 2022 la Chirurgia di Cremona è risultata il ventiquattresimo centro su 700 strutture italiane per numero di interventi per tumore gastrico. L’alta incidenza su scala territoriale trova risposta nello sviluppo di tecniche e procedure mininvasive, che colloca l’ospedale di Cremona tra i centri italiani specializzati nel trattamento chirurgico con approccio conservativo, utile a ridurre l’impatto sulla qualità di vita dei pazienti.
Riuscire a identificare precocemente queste patologie consentirebbe di anticipare la diagnosi e la cura, riducendo la necessità di interventi invasivi. Per questo motivo, oggi, lunedì 25 settembre 2023, il direttore della Chirurgia Generale dell’Ospedale di Cremona Gian luca Baiocchi ha partecipato in qualità di relatore all’evento nazionale “Tumori dello stomaco e del colon-retto: il paziente al centro del cambiamento”.
Promossa dall’organizzazione Digestive Cancers Europe (DiCE) in collaborazione con le associazioni EuropaColon Italia Onlus e Vivere senza stomaco si può, la conferenza si è tenuta a Roma, presso la sala Zuccari del Senato della Repubblica. L’obiettivo: sensibilizzare la politica sul tema dei tumori gastrointestinali, tra i più diffusi nella popolazione italiana e provinciale.
L'importanza dello screening gastrico
Tra i punti trattati, l’importanza della diagnosi precoce e la necessità di promuovere un sistema di screening per individuare i soggetti a rischio, in modo da trattare per tempo eventuali lesioni tumorali. Come spiega Baiocchi, «Lo screening del carcinoma gastrico è una pratica estremamente comune in oriente, mentre in Europa e in Italia non esistono programmi di questo tipo».
Il progetto pilota
A questo proposito, l’Asst di Cremona e le Asst di Brescia hanno avviato Gastro Screening, un progetto pilota – finanziato dall’associazione RicerchiAMO Onlus – che prevede la somministrazione di un questionario alla popolazione per identificare i soggetti più a rischio.
Al momento lo studio sperimentale ha coinvolto circa 5mila persone: tra queste, 612 sono state riscontrate a rischio di sviluppare un tumore gastrico, che possono essere indirizzate dal medico di base ad eseguire accertamenti diagnostici di secondo livello (gastroscopia).
Nella seconda fase, il progetto coinvolgerà altre 50 mila persone nella provincia di Cremona, che su scala nazionale risulta un dei territori con maggiore incidenza per questa patologia.
«Ad oggi– aggiunge Baiocchi - siamo in grado di trattare i tumori gastrici grazie a tecniche e procedure mininvasive, con una presa in carico multidisciplinare frutto della stretta collaborazione con l’Endoscopia digestiva (diretta da Roberto Grassia). Siamo tra i migliori, ma non è abbastanza: come già accade per altre patologie tumorali, la possibilità di effettuare uno screening sulla popolazione potrebbe fare ulteriormente la differenza».