4 giugno

Statua della Madonna a seno scoperto, polemiche al (primo) Cremona Pride

Una rappresentazione giudicata da molti blasfema. Contestato anche il sindaco Gianluca Galimberti per la concessione del patrocinio all'evento.

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Polemiche al Cremona Pride per la statua della Madonna a seno scoperto: al centro delle contestazioni anche il Sindaco Galimberti che ha concesso il patrocinio all'evento.

 

Polemiche al Cremona Pride

Scoppiano le polemiche dopo il primo Cremona Pride andato in scena per le vie della città nella giornata di sabato 4 giugno 2022. Al centro l'esibizione durante il corteo di una bambola travestita da Madonna, con i seni scoperti. Una rappresentazione da alcuni giudicata blasfema e contestata sui social.

«Non è cosi, con questo modo squallido e irrispettoso della fede cristiana, che si rivendicano i diritti», denunciano diversi esponenti locali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

L'attacco arriva in particolare da Simona Sommi consigliera comunale della Lega: "Sfilare con una statua della Vergine sadomaso... Se questo è orgoglio di manifestare un'idea, è certamente quello sbagliato. Non si tratta di essere bigotti . Si tratta di pretendere rispetto. Lo stesso rispetto che viene richiesto da coloro che oggi hanno sfilato per le vie della mia Cremona e che non lo hanno avuto per una immagine sacra.
Ho amici e amiche che non sono etero, che sono persone splendide. Questi eccessi sviliscono un semplice concetto, quello della libertà di vivere la propria sessualità . E non accetto accuse di oscurantismo a vario titolo.
Non ripropongo la foto perché mi vergogno per loro".

Contestato anche il Sindaco

Nel mirino è finito anche il sindaco, Gianluca Galimberti, per il patrocinio concesso all'evento, e presente in piazza a sfilare insieme alla sindaca di Crema Stefania Bonaldi e che risponde così, con un post su Facebook, a chi gli chiede se ci fosse veramente bisogno di un Cremona Pride:

“Sindaco, anche io ho gli amici gay ma il pride a Cremona: c’era proprio bisogno?”
Non ero mai stato ad un pride prima di oggi e sono contento che anche a Cremona, come in altre città, si sia fatto. E si sia fatto così, con l’intelligenza e la capacità di costruire occasioni di pensiero e sinergie.
Questa manifestazione accende anche nella nostra città un faro su discriminazioni che esistono ancora, dà la possibilità di esprimersi senza attaccare, consente di riaffermare che davvero occorre la pari dignità di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, come recita anche la nostra Costituzione.
Occorre costruire, sì anche a Cremona, una democrazia che sia inclusiva e accogliente delle diversità. Perché la paura e l’odio per una diversità porta sempre alla paura e all’odio di tutte le diversità.
Certamente, alcuni cittadini in modo civile so che non condividono alcune idee che possono emergere da questa manifestazione. E anche io su alcuni temi non ho mai nascosto perplessità e, rispetto a questioni complesse, sento sempre l’esigenza di approfondire. Proprio per questo il confronto è importante e anzi indispensabile, perché non prevalga la paura di posizioni diverse che poi porta sempre a chiusure e scontri. Il Cremona pride, questo Cremona pride, è un’occasione per farlo.
Dunque, la risposta è sì. C’era proprio bisogno!"

"Ignoranza e arroganza"

In merito a quanto andato in mostra a Cremona è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini:

Offendere la fede, la cultura e la sensibilità di milioni di italiani non c’entra niente con la richiesta di diritti LGBTQ etc… ma è solo un’esibizione di ignoranza e arroganza.

(Foto di copertina: Andrea Agazzi)

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