Situazione drammatica

Siccità, in Lombardia (per ora) no a razionamenti dell'acqua per uso civile

A dichiararlo è il presidente della Regione, Attilio Fontana.

Siccità, in Lombardia (per ora) no a razionamenti dell'acqua per uso civile
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No a razionamenti dell'acqua per uso civile in Lombardia, Fontana: "La situazione da questo punto di vista è sotto controllo".

Siccità, no a razionamenti dell'acqua per uso civile

"In Lombardia per ora non si parla di razionamenti dell'acqua per uso civile. La situazione da questo punto di vista è sotto controllo".

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della missione istituzionale in corso oggi a Bruxelles.

"Stiamo intervenendo - ha proseguito il governatore - per risolvere il problema degli usi agricoli. Ci stiamo lavorando da due mesi e abbiamo già posto in essere una serie di iniziative concordate col mondo dell'agricoltura, per esempio per rinviare alcune semine e consentire di abbassare il deflusso vitale e far alzare il livello dei laghi".

"Bisogna ora capire - ha detto ancora Fontana - quelle che sono le differenti esigenze delle diverse regioni. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, mi ha anticipato che affronterà anche questo tema".

Dialogo con il Canton Ticino

Per quanto riguarda il Lago Maggiore, il presidente Fontana ha sottolineato che sono in corso interlocuzioni con il Canton Ticino e in particolare con il suo rappresentante, Norman Gobbi.

"L'assessore Massimo Sertori ha parlato con Norman Gobbi - ha affermato Fontana - affinché quest'ultimo si interfacci con i responsabili dei bacini idroelettrici per cercare di avere un rilascio maggiore di acqua. I rapporti con il Canton Ticino sono positivi dunque mi auguro possano comprendere le nostre necessità".

Situazione in peggioramento

Ma se non pioverà a breve la situazione è solo destinata a peggiorare. Ecco quindi che l'Osservatorio del Po ha proposto una prima soluzione per proseguire con l'irrigazione dei campi nonostante la situazione drammatica: diminuire i prelievi del 20% ma garantire l'afflusso delle acque anche al delta. La situazione rimane comunque gravissima, e sono attese nelle prossime ore decisioni drastiche.

Al Nord molte Amministrazioni locali hanno già emesso o promesso ordinanze anti-spreco, ma la novità è che potrebbero presto esserci norme apposite a livello regionale. Ma cosa potrebbero prevedere le ordinanze? Sicuramente il privilegio dell'utilizzo per i fabbisogni primari dell'acqua.

Dunque divieto di riempimento di piscine, di lavaggio dell'auto e di bagnare i giardini privati. Una situazione che potrebbe portare anche alla chiusura di qualche attività: si pensi, ad esempio, ai centri di lavaggio auto.

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