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Saldi estivi 2025 al via il 5 luglio, nel Cremonese stimato volume d'affari di 21 milioni di euro

Stando a Fismo Confesercenti, però, tra pre-saldi e promozioni irregolari circa 40mila cremonesi hanno già acquistato con lo sconto

Saldi estivi 2025 al via il 5 luglio, nel Cremonese stimato volume d'affari di 21 milioni di euro
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Nel Cremonese i saldi estivi partono ufficialmente il 5 luglio 2025, ma già 40mila consumatori hanno speso oltre 4,2 milioni di euro approfittando dei pre-saldi. Confesercenti denuncia: “Il web è un far west, servono regole più chiare e una data più sensata per l’avvio degli sconti”.

Saldi estivi 2025 al via

Sabato 5 luglio 2025 scatta ufficialmente la stagione dei saldi estivi, ma per molti consumatori cremonesi il vero shopping è già cominciato. Secondo una stima di Confesercenti, il volume d’affari complessivo per l’intera stagione in provincia di Cremona dovrebbe aggirarsi intorno ai 21 milioni di euro. Tuttavia, una fetta consistente ( circa 4,2 milioni) è già stata spesa nei cosiddetti pre-saldi.

Shopping multicanale

Sei consumatori su dieci opteranno per un comportamento d’acquisto ibrido, alternando e combinando acquisti online e nei punti vendita tradizionali. Dopo anni in cui l’e-commerce ha dominato, il negozio fisico torna centrale: il 32% dei clienti si affiderà esclusivamente al commercio “sotto casa”, mentre solo il 7% sceglierà unicamente il canale digitale.

Il negozio, spiegano da Confesercenti, è tornato a essere percepito come più affidabile in termini di trasparenza degli sconti, sicurezza, e soprattutto assistenza. Un elemento, quello del consiglio personalizzato, che non è mai “in saldo”, e che rappresenta ancora un valore aggiunto fondamentale.

I pre-saldi

A pochi giorni dall’avvio ufficiale, circa 40mila cittadini cremonesi hanno già effettuato acquisti in saldo, con una spesa media superiore ai 100 euro. Le offerte anticipate hanno colpito in particolare i giovani tra i 18 e i 34 anni (22%), più reattivi rispetto alla fascia 35–65 anni (17%). Le donne si dimostrano leggermente più propense all’acquisto (20%) rispetto agli uomini (17%).

Più della metà dei consumatori locali (52%) ha già ricevuto offerte prima del 5 luglio. Un dato che conferma la progressiva estensione temporale della stagione degli sconti, che non attende più le date ufficiali.

“Il web è un far west di sconti”

Sul tema è intervenuta Gaia Fortunati, presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale, sede territoriale di Cremona, che punta il dito contro la deregulation del commercio digitale:

Servono regole più chiare anche per il web. Vendite promozionali, pre-saldi, sconti web e offerte via social aggirano di fatto la data ufficiale stabilita dalla normativa”.

Secondo Fortunati, la distinzione tra lecito e illecito è sempre più difficile:

I pre-saldi su invito, proposti dai negozi ai clienti affezionati, sono una prassi legittima. Diversa è invece la questione degli sconti pubblicizzati in modo massivo prima della data ufficiale, in violazione delle norme regionali”.

I canali digitali, conclude la presidente, rappresentano “un’area grigia che sfugge a ogni controllo: promozioni senza trasparenza, prezzi iniziali non indicati, e una concorrenza sleale che penalizza chi rispetta le regole”.

La data dei saldi? “Troppo anticipata”

Nonostante le criticità, i saldi rimangono un momento atteso da commercianti e clienti. Ma Confesercenti solleva un’ultima questione strutturale: la data di inizio.

È troppo anticipata - afferma Fortunati -. Si parla di vendite di fine stagione, ma l’estate è appena iniziata. Spostare più avanti il calendario significherebbe tutelare meglio le vendite a prezzo pieno e la sostenibilità delle imprese”.