DIRITTI LGBTQ+

Sabato 6 luglio il Cremona Pride 2024, dopo due anni torna il corteo arcobaleno in città

Ritrovo dalle 15.30 in piazza Stradivari

Sabato 6 luglio il Cremona Pride 2024, dopo due anni torna il corteo arcobaleno in città
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Torna il Cremona Pride: ritrovo in piazza Stradivari alle 15.30 di sabato 6 luglio 2024 per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni di diritti e identità della comunità LGBTQ+. Il programma e il percorso della parata.

Cremona Pride 2024

Sabato 6 luglio 2024 a Cremona tornerà il Pride, l'evento per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni di diritti e identità della comunità LGBTQ+. Il Cremona Pride vuole essere un momento di visibilità per le storie, le lotte e le vittorie di chi appartiene a questa comunità, spesso marginalizzata e incompresa.

Episodi di intolleranza hanno evidenziato la necessità cruciale di manifestazioni come il Pride. L'iniziativa non è solo una risposta a tali atti discriminatori, ma anche una piattaforma essenziale per la visibilità delle storie, delle lotte e delle vittorie di chi appartiene alla comunità queer.

Il Cremona Pride del 2024 è sotto la guida di Chiara Pedroni, recentemente eletta presidente del comitato territoriale Arcigay Cremona "La Rocca". Il suo impegno e la sua leadership promettono di rafforzare ulteriormente gli sforzi dell'associazione nell'attivismo e nell'educazione sul territorio cremonese.

"Vogliamo costruire una comunità più solidale e visibile," ha dichiarato Pedroni. "Il Cremona Pride non è solo un evento, ma un percorso di cambiamento culturale e sociale che coinvolge tutti i settori della società."

L'evento del 6 luglio non sarà solo una festa di orgoglio, ma un passo avanti verso una società più giusta e rispettosa delle diversità umane.

La parata e il percorso del corteo

Il corteo e la parata sono previste nel pomeriggio di sabato 6 luglio 2024:

  • dalle 15.30 alle 16.30: ritrovo in Piazza Stradivari
  • circa 16.30: partenza del corteo Cremona Pride
  • circa 18.30: fine della parata in Piazza Stradivari
  • circa 18.45: interventi del Comitato organizzatore e degli ospiti
  • dalle 20.00: tutt* a Parco Lungo Po per il PRIDE PARTY

Il serpentone arcobaleno percorrerà le seguenti vie:

PARTENZA: Piazza Antonio Stradivari
Via Giuseppe Verdi, Corso Campi, Via Palestro, Via Ugolino Dati, Via Antico Rodano (opzione di svolta per persone con disabilità), Via Manzoni, Piazza Roma, Via Antonio Gramsci, Piazza Stradivari, Via Monteverdi, Piazza Marconi, Via Bell’Aspa, Via Altobello Melone, Via Larga, Via Cadore, Via Porta Po Vecchia, Corso Vittorio Emanuele II
ARRIVO: Piazza Antonio Stradivari

Maggiori info CLICCANDO QUI.

Le richieste

Il Comitato sollecita tutte le istituzioni alla promozione di una cultura attenta ai temi della comunità
LGBTQIA+, attraverso la formazione e la sensibilizzazione garantendo una maggiore tutela dei diritti e della privacy.

Richieste al Comune ed alla Provincia di Cremona:

  • riconoscimento di entrambi i genitori di figlie e figli delle coppie di persone dello
    stesso sesso;
  • dare riscontro alle istanze ed alle necessità specifiche delle persone LGBTQIA+;
  • lo sviluppo di strumenti di sostegno e aiuto a persone che decidono di intraprendere un
    percorso di affermazione di genere.

Richieste alla Regione Lombardia:

  • calendarizzazione di una discussione per un progetto di legge contro la
    discriminazione;
  • l’accesso inclusivo ai servizi regionali e al Sistema Socio-Sanitario;
  • superamento di qualsiasi indirizzo politico contrario al pieno godimento dei diritti.

Richieste allo Stato italiano:

  • l’approvazione definitiva di una legge contro l’omobitransfobia che raccolga l’eredità
    del “Ddl Zan”;
  • raggiungimento del matrimonio egualitario;
  • riforma della legge sulle adozioni, allargando l’accesso alle famiglie omogenitoriali e
    monoparentali;
  • Pieno riconoscimento de* figli* delle coppie omogenitoriali e dei rispettivi genitori;
  • Riconoscimento del certificato europeo di filiazione per l* figli* di tutt*;
  • superamento del binarismo di genere a livello giuridico e amministrativo;
  • superamento della legge 164/1982;
  • l’accesso alla fecondazione assistita;
  • l’apertura di un dibattito serio e aggiornato sulla pratica della gestazione per altri (GPA);
  • promozione di una legge italiana che normi la pratica della GPA;
  • superamento della divisione di genere nelle liste elettorali in tutela delle persone non
    binarie/transgender/di genere non conforme;
  • l’adozione urgente di un piano formativo di educazione affettivo-sessuale nelle scuole.
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