Ricominciano le attività di volontariato, Asst Crema incontra le associazioni
Il direttore generale Ida Ramponi: “Dopo la pandemia riapriamo le porte al desiderio di fornire un valido sostegno alle persone malate”
Dopo tre anni di Covid, Asst Crema riapre le porte alle associazioni di volontariato che ha incontrato ieri mattina in sala Polenghi.
Riprenderanno a breve
Le attività delle associazioni di volontariato convenzionate con l’Asst Crema riprenderanno a breve. Dopo il periodo della pandemia e delle restrizioni che hanno impedito il regolare svolgimento dell’attività di queste preziose realtà, il direttore generale Ida Ramponi e il direttore sanitario Roberto Sfogliarini hanno voluto incontrare le associazioni.
Asst ha riaperto finalmente le porte al desiderio dei volontari di fare del bene e di fornire un valido sostegno alle persone malate, ai loro caregiver e alla struttura ospedaliera. L'incontro con gli esponenti desiderosi di tornare nei reparti di riferimento si è svolto ieri mattina, mercoledì 11 gennaio, in sala Polenghi.
“Dal punto di vista sanitario – ha chiarito Roberto Sfogliarini – non si rendono più necessarie le restrizioni che avevano impedito un lungo stop. Ora le porte dell’ospedale sono aperte, certo con le dovute precauzioni. L’apertura è totale, eventuali restrizioni legate a singole persone malate o ad alcune zone rappresenteranno la particolarità”.
Una risorsa preziosa
L’attività di volontariato in struttura è regolamentata dalle leggi predisposte dall’Asst ed in fase di aggiornamento rispetto alle novità introdotte dalla più recente riforma del terzo settore. Ramponi ci ha poi tenuto a precisare che le associazioni sono una risorsa preziosa per l’ospedale e per il territorio.
“Vogliamo implementare le relazioni con tutti voi ed offrire uno spazio comune per garantire lo svolgimento delle attività - ha dichiarato il direttore socio sanitario Diego Maltagliati - Il presidio deputato sarà quello di via Gramsci. Dopo la posa della prima pietra vogliamo iniziare un percorso tra ospedale e territorio per valorizzare tutte le risorse presenti. Per fare che nel 2023 la Casa di comunità diventi realmente una casa della comunità dove tutti, cittadini e associazioni possano sentirsi accolti”.