Oggi l'inaugurazione

Riaperta dopo 343 anni Casa Stradivari: sarà luogo di formazione per liutai e artisti

Torna a vivere il palazzo dove visse e lavorò il liutaio Antonio Stradivari

Riaperta dopo 343 anni Casa Stradivari: sarà luogo di formazione per liutai e artisti
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L'assessore Mazzali, oggi a Cremona per la riapertura di Casa Stradivari: "Attrazione turistica con visite d'arte e master in liuteria".

Riaperta Casa Stradivari

Dopo 343 anni oggi, martedì 4 luglio 2023, torna a vivere a Cremona la casa del liutaio più famoso di tutti i tempi, Antonio Stradivari. All'inaugurazione presente il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti e le autorità. A riprendere l'attività non è solo un luogo di storia e bellezza, aperto a cittadinanza e turisti, ma anche di formazione per liutai e violinisti provenienti da tutto il mondo.

L'edificio, d'impianto medievale-lombardo che fu abitazione e bottega del liutaio cremonese dal 4 luglio 1667, ospiterà anche corsi e master per apprendere la Liuteria, l'antica arte della progettazione, costruzione e restauro di strumenti a corda ad arco (quali violini, violoncelli, viole, contrabbassi), che figura tra i 13 riconoscimenti dell'Unesco assegnati a Regione Lombardia, come patrimonio immateriale dell'umanità.

"La riapertura di Casa Stradivari rappresenta un modello al quale il mio Assessorato guarda con grande interesse: aprire ai turisti i luoghi del 'saper fare lombardo, di cui la nostra regione è ricca'".

Così Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Marketing territoriale, Design, Moda e Grandi Eventi di Regione Lombardia, oggi al taglio del nastro di Casa Stradivari, nel palazzo in corso Garibaldi, alla presenza delle autorità locali.

"E' la strada giusta unire l'attrattività di dimore storiche e antiche botteghe, alla formazione professionale di nuove maestranze del nostro straordinario Made in Italy", ha spiegato l'assessore.

"Basta guardare un violino realizzato a Cremona per capire quale valore possa avere in termini artistici, musicali ed economici - ha continuato Mazzali -. Un violino Stradivari autentico oscilla tra un milione e i cinque milioni di euro, e uno strumento di questo calibro, così come altri analoghi, per essere riparato, deve essere affidato a mani esperte".

Cremona capitale della musica

Ancor oggi "l'eccellenza artigiana cremonese e lombarda può diventare un riferimento nel mondo per la costruzione degli strumenti ad arco e la loro riparazione", ha proseguito l'assessore, evidenziando che "la riapertura di Casa Stradivari rappresenta anche "una grande opportunità per la città di Cremona che punta a diventare capitale internazionale della musica e della liuteria".

Il Cremonese, ha chiuso l'assessore, "è un territorio sorprendente", che ospita anche la Scuola Internazionale di Liuteria, il Museo del Violino e la fiera 'Cremona Musica 2023' che come tutti gli anni si terrà a settembre (dal 22 al 24), oltre a fiere dedicate all'eccezionale filiera enogastronomica locale, che vede nel settore dolciario, del torrone in primis, la sua punta di diamante.

"Liuteria tra i patrimoni dell'Unesco della Lombardia"

Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso, che ha tenuto a inviare un messaggio in occasione dell'evento:

"Il ritorno a grande laboratorio di liuteria e di cultura della casa nuziale di Antonio Stradivari è un evento importantissimo per Regione Lombardia, che rafforza l'importanza di questa antica arte - ha commentato Caruso -. Il Saper fare liutario è stato riconosciuto Patrimonio Immateriale dell'Umanità ed è uno dei 13 siti Unesco della Lombardia: rappresenta un incredibile volano anche per la cultura".

Le nuove attività di Casa Stradivari prenderanno il via in autunno grazie alla collaborazione istituzionale tra la Fondazione Casa Stradivari, il Comune di Cremona e la Fondazione Museo del Violino "A. Stradivari”.

Le dichiarazioni

Messaggio del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso

"Casa Stradivari sarà un polo culturale per i giovani e darà ospitalità anche agli artisti già affermati. In questa cornice riuscirete certamente a creare un ambiente fertile per la crescita di nuovi talenti e l’avvio d’impresa di giovani liutai. Oggi a Cremona prende il via un’iniziativa che dà lustro a un italiano conosciuto in tutto il mondo da centinaia di anni per le sue creazioni diventate veri e propri oggetto di culto".

Fabrizio von Arx, direttore artistico Fondazione Casa Stradivari

"La storia di “The Angel” ci ha portato qui oggi, ci ha ispirato per continuare a scrivere nuove pagine. Casa Stradivari sarà allo stesso tempo un luogo della memoria e un ponte verso il futuro, sarà uno scrigno in cui custodire saperi intangibili dall’immenso valore, un centro culturale dinamico e un laboratorio artigiano dove questo sapere unico verrà trasmesso alle generazioni di domani".

Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona

"Con la rinascita di Casa Stradivari viene realizzato un sogno per la nostra città, Cremona, patria di personalità straordinarie come Monteverdi e Stradivari. Questo nuovo inizio della Casa Stradivari ci ricorda il nostro passato, quello che siamo e come dobbiamo costruire il nostro presente e il nostro futuro. Siamo la città al mondo dove si incontrano musicisti e liutai intorno a strepitosi strumenti ad arco antichi e moderni, la città che coltiva la conoscenza nel saper fare liutario come elemento chiave di innovazione, che ha e deve avere consapevolezza della propria storia e dell’eredità culturale straordinaria che parla al mondo intero".

Fabrizio von Arx e Gianluca Galimberti (credits Yuma Murata)

Antonio Gambardella, presidente Fondazione Casa Stradivari

"Ridare nuova vita a Casa Stradivari significa valorizzare un luogo che custodisce un passato prezioso, farlo conoscere – in particolare ai più giovani– e soprattutto proiettarlo come presenza attiva e propositiva in ambito culturale e sociale e nel fermento artistico internazionale. L’intento è stimolare un confronto costante tra maestri e allievi, artisti affermati e giovani, quel dialogo virtuoso che già Stradivari coltivò con passione".

Antonio Gambardella (credits Yuma Murata)
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