Qualità dell’aria a Cremona: dati in miglioramento nel 2024, ma è la terza provincia lombarda più inquinata

Qualità dell’aria a Cremona: dati positivi nel 2024, ma il lavoro continua. La città del Torrazzo continua a essere tra i capoluoghi lombardi più esposti all’inquinamento da PM10, superata solo da Milano e Brescia.

Qualità dell'aria a Cremona: i dati del 2024

A pochi giorni dalla conclusione del 2024, i dati preliminari sulla qualità dell’aria raccolti da Arpa Lombardia evidenziano un miglioramento significativo per la Lombardia. Cremona, da anni attenta alle problematiche legate all’inquinamento, registra progressi ma resta comunque una delle città più inquinate della Regione.

PM10 e PM2.5

Secondo i dati aggiornati al 15 dicembre 2024, la città del Torrazzo registra 50 giorni di superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi al metrocubo per il PM10. Sebbene questo dato collochi la città tra le realtà lombarde più inquinate, è comunque in linea con il trend positivo regionale. Anche per il PM2.5, la situazione è incoraggiante: la media annuale è pari a 22 µg/m³, sotto il limite normativo di 25 µg/m³, confermando una tendenza al miglioramento già osservata lo scorso anno.

Biossido di azoto

Per il biossido di azoto (NO2), Cremona si distingue positivamente. La media del periodo gennaio-dicembre 2024 nella stazione peggiore della città è di 23 µg/m³, ben al di sotto del limite normativo di 40 µg/m³. Questo risultato colloca Cremona tra i capoluoghi lombardi meno colpiti da questo tipo di inquinante, segno di un traffico urbano relativamente contenuto e di politiche locali efficaci.

Le altre città lombarde

Nonostante i progressi, Cremona però continua a essere tra i capoluoghi lombardi più esposti all’inquinamento da PM10, superata solo da Milano (57 giorni) e Brescia (52 giorni). Tuttavia, il miglioramento è evidente rispetto agli anni precedenti, grazie anche a una maggiore consapevolezza e a interventi mirati per ridurre le emissioni.

I nuovi obiettivi europei

Il 2024 segna un anno di transizione verso standard ambientali più stringenti. La direttiva europea 2024/2881 imporrà nei prossimi anni limiti più severi, ispirati alle linee guida dell’OMS. Per Cremona, ciò significherà intensificare gli sforzi per ridurre ulteriormente i livelli di inquinanti, promuovendo iniziative come il potenziamento del trasporto pubblico, l’incentivazione di mezzi elettrici e la gestione sostenibile delle attività agricole e industriali.

In conclusione i dati del 2024 certificano un progresso tangibile nella lotta all’inquinamento atmosferico, ma Cremona non può fermarsi qui. La qualità dell’aria resta una priorità per la salute pubblica e per la sostenibilità ambientale. Proseguire su questa strada richiederà impegno costante e la collaborazione di tutti gli attori del territorio, dai cittadini alle istituzioni.

I dati delle province lombarde

Numero di giorni di superamento dei 50 microgrammi al metrocubo di PM10 nel periodo 1° gennaio-15 dicembre 2024: 57 giorni a Milano, 52 a Brescia, 50 a Cremona, 47 a Monza, 45 a Mantova, 42 a Lodi, 40 a Bergamo e Pavia, 20 a Como, 9 a Lecco, 7 a Sondrio e 5 a Varese.

PM2.5 nella stazione peggiore di ciascun capoluogo, le medie del periodo 1° gennaio-15 dicembre: Monza 24 µg/m³, Cremona 22 µg/m³, Brescia, Lodi e Milano 21 µg/m³, Pavia 19 µg/m³, Bergamo 17 µg/m³, Mantova 16 µg/m³, Como e Sondrio 15 µg/m³, Varese 13 µg/m³, e Lecco 11 µg/m³.

NO2, a media del periodo 1° gennaio-15 dicembre 2024 nella stazione peggiore di ciascun capoluogo: Brescia e Milano 38 µg/m³, Varese 34 µg/m³, Bergamo e Como 32 µg/m³, Lecco 28 µg/m³, Monza 27 µg/m³, Pavia 26 µg/m³, Cremona e Mantova 23 µg/m³, Lodi 22 µg/m³e Sondrio 20 µg/m³. L’unica stazione attualmente sopra al limite in Lombardia è quella di Cinisello Balsamo, con 41 µg/m³.