I DATI

Qualità della vita 2024: Cremona tra le province più vivibili d’Italia, è al quinto posto

Un balzo significativo rispetto all’anno scorso, quando si trovava al 18° posto

Qualità della vita 2024: Cremona tra le province più vivibili d’Italia, è al quinto posto
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L’Indagine annuale sulla Qualità della Vita del Sole 24 Ore, avviata nel 1990, misura il benessere nelle province italiane attraverso 90 indicatori certificati suddivisi in sei aree tematiche: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia, società e salute, giustizia e sicurezza, e cultura e tempo libero. Cremona nel 2024 si piazza al 5 posto.

Qualità della vita 2024: Cremona tra le province più vivibili d’Italia

Secondo l’Indagine sulla Qualità della vita 2024 del Sole 24 Ore, la provincia di Cremona raggiunge un risultato di assoluto riguardo, posizionandosi al 5° posto nella classifica nazionale. Un balzo significativo rispetto all’anno scorso, quando si trovava al 18° posto, grazie a un punteggio complessivo di 626,33 punti.

Cremona tra le eccellenze del Nord

Il Nord Est si conferma ancora una volta la macroarea più premiata in questa edizione dell’indagine, con territori come Trento e Bolzano a occupare il podio insieme a Bergamo, la provincia vincitrice. La Lombardia brilla con la presenza di Monza e Brianza al 4° posto e Cremona subito dietro, a dimostrazione di un contesto regionale in forte crescita in termini di benessere.

I punti di forza di Cremona

Cremona si distingue in particolare per il contenimento dell’inflazione, risultato che le vale la prima posizione assoluta a livello nazionale, grazie ai dati rilevati tra settembre 2023 e settembre 2024. Questo dato riflette un contesto economico locale più stabile e attento alle dinamiche di prezzo rispetto ad altre province italiane.

Un altro elemento positivo è la percentuale di raccolta differenziata, che posiziona Cremona al 16° posto, un risultato che dimostra l’attenzione del territorio alla gestione sostenibile dei rifiuti. Sul fronte della partecipazione elettorale, Cremona registra un eccellente 18° posto, segno di un tessuto sociale ancora fortemente legato alla vita pubblica.

Anche il settore del benessere fisico e culturale vede la provincia ben posizionata: Cremona si conferma 18esima per dotazione di palestre, piscine e centri benessere, oltre che per la partecipazione agli spettacoli. Inoltre, la popolazione si dimostra attenta alla lettura, con una performance di rilievo al 16° posto per numero di lettori abituali.

Le criticità: ambiente e clima

Non mancano, tuttavia, i punti critici per la provincia. In particolare, Cremona soffre dal punto di vista ambientale. La media annua di PM10 registra un valore negativo che la colloca al 101° posto, mentre la il trasporto pubblico locale non proprio performante la colloca al 77° posto. Anche la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è insufficiente, con un piazzamento all’81° posto.

Un altro dato poco confortante riguarda il clima: la provincia si trova al 104° posto per numero di giornate afose, un fenomeno che incide sulla qualità della vita, soprattutto nei mesi estivi.

Cremona si conferma un territorio di buoni lettori, ma soffre per la carenza di librerie (76° posto) e per l’offerta limitata di bar, cinema e ristoranti (92° posto).

Buon risultato

Nonostante alcune criticità legate all’ambiente e ai servizi culturali, il risultato di Cremona nella classifica della Qualità della vita 2024 rappresenta un segnale positivo. Il significativo progresso di 13 posizioni dimostra un territorio in crescita, capace di valorizzare i propri punti di forza e affrontare le sfide con determinazione. Un impegno che potrebbe portare la provincia a scalare ulteriormente la classifica nei prossimi anni.

Il resto della classifica

Dopo Cremona, quinta, troviamo al sesto posto Udine, vincitrice nel 2023. Verona e Vicenza occupano rispettivamente la settima e ottava posizione, mentre Ascoli Piceno, decima, emerge come sorpresa grazie al primato nella categoria Giustizia e sicurezza. L’unica grande area metropolitana presente in top 10 è Bologna, che scende al nono posto dopo aver occupato il secondo nel 2023. In generale, si nota l’assenza delle grandi città, spesso protagoniste negli anni passati.

Le province del Mezzogiorno continuano a occupare la parte bassa della classifica. Fra le peggiori troviamo Reggio Calabria, Napoli (106ª), Palermo (100ª), e Cosenza (102ª).

Tuttavia, emergono alcuni segnali di miglioramento. Palermo, Caltanissetta e Nuoro registrano una crescita del PIL pro capite. Aumentano le presenze turistiche in province come Isernia, Frosinone ed Enna.

Nonostante questi progressi, la distanza con il Nord rimane ampia. Tra le province settentrionali, le peggiori performance sono quelle di Imperia (79ª) e Savona (69ª). Un dato che accomuna il Nord e il Sud è il calo delle grandi città e delle aree metropolitane, penalizzate da disuguaglianze economiche e sociali.

Milano, pur mantenendo il primato in Affari e lavoro, scende al dodicesimo posto. Firenze, retrocessa al 36° posto, si conferma però leader nell’Indice della Qualità della Vita delle donne. Torino perde 22 posizioni, arrivando 58ª, seguita da Roma (59ª), che rappresenta il punto di partenza per le province meridionali. Fra le città metropolitane del Sud, la migliore è Bari, che risale al 65° posto, migliorando di quattro posizioni rispetto al 2023.

Gli indicatori

Nella valutazione, alcuni indicatori sono rimasti uguali a quelli delle precedenti edizioni: dai depositi bancari alla raccolta differenziata, passando per gli iscritti all’Aire e il numero di librerie. Altri, in totale 27, sono di nuova introduzione: i rischi di frane e alluvioni, le mensilità di stipendio necessarie per acquistare casa, gli omicidi.

LEGGI LA CLASSIFICA COMPLETA CLICCANDO QUI: Qualità della vita 2024: per la prima volta Bergamo regina. Il (bel) primato di Firenze

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