Stamattina

Protestano gli studenti del Munari di Crema, l'orario non è sostenibile

Alcuni dei giovani sono accompagnati anche dai genitori, si calcola un'adesione allo sciopero del 60%

Protestano gli studenti del Munari di Crema, l'orario non è sostenibile
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Tutto è iniziato ancora a settembre quando il Consiglio d'Istituto ha deciso di istituire la settimana corta prevedendo sette ore di lezione senza pausa pranzo.

Protesta al Munari

Aria di protesta questa mattina fuori dall'istituto superiore Munari di Crema. La scuola comprende il liceo artistico e tecnico di via Piacenza e il liceo delle scienze umane economico e sociale di largo Falcone e Borsellino per un totale di 700 iscritti ma oggi soltanto il 40% degli studenti si è presentato a lezione.

In quest'ultima giornata di febbraio, i ragazzi infatti hanno deciso infatti di scioperare e di protestare contro il Consiglio d'Istituto. Per comprendere le motivazioni dei manifestanti, dobbiamo tornare a settembre quando l'istituto ha scelto di cambiare l'orario scolastico per fare una settimana più corta.

Orario insostenibile

In questo modo, gli alunni dell'artistico si sono trovati a dover affrontare sette ore di lezione al giorno con due brevissimi intervalli e senza pausa pranzo mentre quelli degli altri indirizzi hanno una sola ricreazione a fronte di sei ore di studio. Il nuovo orario è stato definito dagli studenti insostenibile e fonte di condizioni di disagio.

I ragazzi sostengono di aver provato a parlarne con il consiglio e con la dirigente ma di non essere stati ascoltati. Così, hanno organizzato lo sciopero a cui ha aderito il 60% degli iscritti. I giovani chiedono di essere ascoltati e tra i protestanti ci sono anche diversi genitori che sposano la causa dei figli. Almeno per l'artistico, gli studenti chiedono di introdurre i pomeriggi per poter almeno pranzare prima di riprendere le lezioni.

 

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