Donazione

Professoressa lascia 180mila euro per la manutenzione di beni architettonici di Cremona

Macconi (presidente di Fondazione Comunitaria): "Speriamo che la donazione di Gentilina Cella sia d'ispirazione per altri concittadini"

Professoressa lascia 180mila euro per la manutenzione di beni architettonici di Cremona
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Lascito solidale: Gentilina Cella lascia 180mila euro per la manutenzione di beni architettonici e culturali a Cremona. Macconi (presidente di Fondazione Comunitaria): "Speriamo che la donazione di Gentilina Cella sia d'ispirazione per altri concittadini. Il lascito testamentario è una forma di donazione che lascia un segno indelebile".

Gentilina Cella lascia 180mila euro a Cremona

Ammonta a 180mila euro il lascito testamentario che Gentilina Cella ha voluto destinare a opere di manutenzione e cura di beni architettonici e culturali nella città di Cremona, affidando la gestione della somma alla Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona.

Gentilina Cella si è spenta a marzo dello scorso anno, all'età di 96 anni, professoressa, docente di Italiano, era molto nota in città e in vari centri della provincia, dove ha insegnato per oltre quarant’anni.

La Fondazione nei prossimi mesi si attiverà per mettere a disposizione della comunità il contributo generosamente destinato da Cella: "Si tratta di una donazione di grande importanza - è il commento del presidente della fondazione Cesare Macconi - e che, speriamo, possa fare da esempio o da ispirazione per altre persone che, pensando al bene comune della propria città o della propria provincia, potranno disporre un lascito testamentario alla Fondazione. Il ruolo della Fondazione Comunitaria sarà duplice: da un lato garantire l'attivazione di misure di finanziamento e sostegno di opere in linea con le volontà testamentarie, dall'altro il controllo dell'effettivo e corretto utilizzo delle risorse disposte dal donatore".

Il dono testamentario

Il Comitato testamento solidale (di cui fanno parte 26 grandi organizzazioni non profit), in occasione dell'ultima Giornata internazionale del lascito solidale, ha diramato i dati di uno studio sulla propensione al dono testamentario degli italiani. Dal report il lascito solidale risulta in ascesa, prima di tutto a livello di consapevolezza: quasi 8 over 50 su 10 sanno oggi cosa sia un lascito solidale (79%): un dato in netta crescita dal 2020. L'attitudine al testamento solidale sarebbe maggiore tra chi fa volontariato, frequenta riti religiosi ed è un donatore.

"Fare testamento è un gesto di consapevolezza e concretezza per essere protagonista non solo del presente, ma anche nel futuro - continua Macconi -. Fare un lascito alla Fondazione vuol dire avere la sicurezza che i beni donati saranno destinati solo per realizzare le finalità filantropiche indicate".

Fare un lascito nel testamento non significa destinare tutto il patrimonio alla Fondazione. Si può contribuire anche con "piccolo" lascito che la Fondazione si impegnerà a trasformare in aiuto concreto seguendo le volontà di chi dona. Ad esempio con una somma di denaro, un oggetto prezioso (un quadro, un’opera d’arte o un gioiello), un appartamento o perfino tutto il patrimonio.

"Con un testamento - conclude Macconi - è possibile destinare in modo sicuro e trasparente una parte dei propri beni a favore di finalità e opere sociali e solidali che lasceranno un segno indelebile e un ricordo sempre vivo nella mente dei concittadini, salvaguardando e valorizzando comunque con lungimiranza gli interessi dei familiari".

Chi volesse avere maggiori informazioni, può rivolgersi alla Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona, al numero di telefono 0372 24820, scrivendo alla mail fondazionecomunitaria@fastpiu.it, oppure recandosi nella sede di Via Palestro 36 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 13.

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