L’eurodeputato Massimiliano Salini (FI) accoglie con favore il nuovo pacchetto automotive Ue per la sua neutralità tecnologica, sottolineando però la necessità di tutelare le flotte aziendali. Il provvedimento bilancia innovazione, lavoro e sostenibilità secondo le indicazioni del Partito popolare europeo.
Pacchetto automotive
In seguito alla presentazione del nuovo pacchetto automotive dell’Unione Europea durante la plenaria di Strasburgo, l’eurodeputato di Forza Italia Massimiliano Salini ha espresso un giudizio positivo, pur evidenziando alcune criticità.
“Il pacchetto mostra buon senso e conferma la neutralità tecnologica nell’uso di tutte le tipologie di carburante”, ha dichiarato Salini.
Secondo l’eurodeputato, la Commissione europea ha finalmente recepito le indicazioni del Partito popolare europeo, confermando una linea politica in grado di bilanciare innovazione e pratiche consolidate.
“Si tratta di un passo importante che tiene conto sia delle esigenze dei lavoratori sia delle istanze dei sindacati”, ha aggiunto Salini, sottolineando l’attenzione verso il mondo del lavoro.
Le flotte aziendali
Non mancano tuttavia le preoccupazioni legate alle aziende, in particolare alla gestione delle flotte aziendali. Salini ha richiamato la necessità di monitorare gli effetti del pacchetto su imprese e organizzazioni, affinché le nuove regole non creino ostacoli operativi o costi eccessivi.
L’obiettivo, conclude Salini, è trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica, tutela del lavoro e sostenibilità, garantendo che le misure Ue siano applicabili in modo pratico e vantaggioso per tutti gli attori coinvolti.
Il pacchetto automotive
La Commissione europea ha ufficialmente presentato il tanto atteso (o temuto) pacchetto Automotive. Si tratta di un insieme di misure pensate per sostenere e rilanciare l’industria automobilistica continentale in una fase di profonda trasformazione.
Tra le novità principali, la revisione del regolamento sugli standard di emissioni CO2 per i nuovi veicoli, che ammorbidisce lo stop ai motori termici previsto per il 2035: le case automobilistiche dovranno ridurre le emissioni del 90% anziché del 100%, consentendo così l’uso di tecnologie ibride plug-in, range extender, biocarburanti ed e-fuel, soluzioni sostenute soprattutto da Italia e Germania.
Il pacchetto prevede inoltre un piano di sostegno da 1,8 miliardi di euro per la filiera europea delle batterie, un insieme di semplificazioni normative per l’intero comparto e una proposta per l’elettrificazione delle flotte aziendali. Bruxelles punta anche a promuovere una nuova generazione di piccole auto elettriche a basso costo, con norme meno rigide e sovvenzioni più consistenti.