L’assessore regionale Guido Bertolaso ha visitato l’Ospedale di Cremona per fare il punto sui lavori di riqualificazione del Pronto soccorso e della nuova Terapia intensiva, progetti finanziati con fondi post-pandemia. Le nuove strutture, pensate per unire efficienza e umanità delle cure, rappresentano un modello di sanità moderna e orientata al benessere dei pazienti.
(Foto di copertina: Enrico Storti e Guido Bertolaso in terapia intensiva)
Ospedale Cremona, visita dell’assessore Bertolaso
La sanità cremonese guarda avanti. Con una visita ufficiale tenutasi nella mattinata di oggi, mercoledì 8 ottobre 2025, all’Ospedale di Cremona, l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso ha fatto il punto sui lavori di riqualificazione del Pronto soccorso e sulla realizzazione della nuova Terapia intensiva, due progetti strategici finanziati nell’ambito del Piano di riordino della rete ospedaliera post-pandemia, sostenuto dal Ministero della Salute e dalla Regione.
Obiettivo: migliorare il percorso di urgenza ed emergenza, rendendo le cure sempre più efficienti e a misura di persona.

Ad accogliere l’assessore, il direttore generale Ezio Belleri, che lo ha accompagnato nel cantiere del Pronto soccorso e nel nuovo reparto di Terapia intensiva. Presenti anche il prefetto Antonio Giannelli, il sindaco Andrea Virgilio, il presidente della Provincia Roberto Mariani e il direttore generale dell’ATS Val Padana Stefano Manfredi, insieme alle principali autorità civili, militari e sanitarie del territorio.
In Aula Magna, l’incontro con i rappresentanti del personale medico e amministrativo, delle professioni sanitarie e degli studenti dei corsi universitari di infermieristica e fisioterapia è stato l’occasione per affrontare i temi chiave della sanità cremonese: il nuovo ospedale, i lavori all’Oglio Po e lo sviluppo delle Case di Comunità.

Bertolaso: “Cremona simbolo di una sanità che evolve”
“Cremona rappresenta un esempio virtuoso di come i fondi post-pandemia siano diventati progetti concreti e innovativi – ha dichiarato Bertolaso –. La nuova Terapia intensiva e il Pronto soccorso rinnovato non sono solo interventi edilizi, ma simboli di una sanità che evolve, che mette al centro le persone, il comfort, la tecnologia e l’efficienza organizzativa”.
L’assessore ha poi aggiunto: “Tra alcuni anni Cremona avrà un nuovo, bellissimo ospedale, ma già oggi dobbiamo garantire ai pazienti le migliori cure e strutture. Regione Lombardia continuerà a investire per rendere la rete ospedaliera moderna, efficiente e umana”.

Nuova Terapia intensiva
Il nuovo reparto di Terapia intensiva, finanziato per il 95% con fondi ministeriali, nasce dall’esperienza della pandemia e risponde alla necessità di garantire spazi adeguati per le emergenze sanitarie. Con 20 posti letto, la struttura permetterà di potenziare le reti specialistiche in cui Cremona è hub di riferimento: politrauma, stroke e cardiologia.
“Si tratta di una vera riorganizzazione dell’assistenza ad alta intensità – ha spiegato Belleri – che consente soluzioni diagnostiche e terapeutiche prima difficili da realizzare”.

Il nuovo reparto, 1.200 metri quadrati distribuiti tra area servizi e degenza, è progettato secondo criteri di umanizzazione delle cure.
“Il paziente è al centro – sottolinea il direttore Enrico Storti – con attenzione alla dignità, alla privacy e alla vicinanza degli affetti. La rianimazione aperta, da sempre una tradizione dell’ospedale, viene qui potenziata”.
Ogni posto letto è una postazione di lavoro autonoma, con apparecchiature sospese e letti di ultima generazione che consentono fisioterapia attiva e posizione seduta, favorendo il recupero.
Un’accurata gestione della luce naturale aiuta a mantenere il ritmo sonno-veglia, mentre monitor intelligenti segnalano gli allarmi direttamente ai dispositivi del personale.

La nuova Terapia intensiva introduce anche spazi pensati per chi accompagna i malati: una sala d’attesa accogliente con area ristoro, e una sala colloqui riservata, dove comunicare notizie delicate in un contesto protetto e rispettoso.
“Vogliamo che anche i familiari trovino un ambiente sereno e umano – spiegano Storti e la coordinatrice Manuela Besanzini –. La vicinanza degli affetti è una componente terapeutica fondamentale”.
Pronto soccorso, un nuovo modello per intensità di cura
Anche il Pronto soccorso è al centro di una riqualificazione totale. Il cantiere, collocato al piano -1 dell’Ospedale, sarà completato entro marzo 2026.

La nuova organizzazione prevede un “anello di congiunzione” che collega rapidamente tutte le aree operative, migliorando i flussi dei pazienti. Il triage sarà ampliato, con zone di attesa separate e un’area “open” per la presa in carico immediata.
“Il reparto sarà organizzato interamente per intensità di cura – spiega la direttrice Francesca Co’ – con una shock room dedicata ai casi più gravi e aree distinte per codici rossi, arancioni e a media complessità”.
Ogni postazione sarà dotata di colonne tecnologiche simili a quelle della Terapia intensiva, per un ambiente ordinato, sicuro e funzionale. La presenza di finestre e luce naturale contribuirà a migliorare il benessere dei pazienti e degli operatori.
Un’attenzione particolare è riservata anche al fine vita, con la creazione di una stanza del commiato, spazio riservato dove i familiari potranno salutare i propri cari in modo intimo e rispettoso, senza dover attraversare nuovamente il pronto soccorso.

Un ospedale che cambia insieme alla sua comunità
I progetti di Cremona non rappresentano solo un rinnovamento strutturale, ma l’inizio di un nuovo modo di intendere la sanità pubblica: più efficiente, più accogliente e più umana.
“L’umanizzazione delle cure e l’efficienza organizzativa devono andare di pari passo – ha concluso Belleri –. Cremona si prepara al futuro, ma lo fa già oggi, costruendo ogni giorno una sanità più vicina alle persone”.