Open day di senologia, "la prevenzione si fa insieme"
L’obiettivo è prevenire e, in caso di necessità, “formulare una diagnosi precoce, per attivare immediatamente il migliore percorso di cura”
Visite senologiche gratuite e voce alle associazioni: grande successo per l’open day "in rosa" promosso da Asst Crema.
Open day di senologia, "la prevenzione si fa insieme"
Un momento per prendersi cura di sé, un dono per le donne in occasione della Giornata internazionale loro dedicata, che si celebrerà il prossimo 8 marzo. Volendo giocare d’anticipo, si è tenuto sabato mattina, presso la Breast unit di Asst Crema, l’open day di senologia organizzato dall’unità multidisciplinare di cura diretta da Filiberto Fayer. Un percorso multidisciplinare, clinico ed assistenziale, che accompagna le donne con tumore della mammella nelle varie fasi della cura.
La prevenzione
“Oggi – ha detto Fayer nel breve momento inaugurale - dedichiamo particolare attenzione al tema della prevenzione, proponendo visite senologiche gratuite e agganciando donne che non sono mai state in carico al servizio”.
L’obiettivo è prevenire e, in caso di necessità, “formulare una diagnosi precoce, per attivare immediatamente il migliore percorso di cura”.
Dal direttore generale Ida Ramponi sono giunti i ringraziamenti a tutti i professionisti coinvolti: “grazie a tutti voi per il vostro impegno. Qui quotidianamente competenze diverse si intrecciano per garantire la migliore presa in cura della donna, che resta al centro del nostro agire, affinché si senta davvero accolta”.
Dal 2020 la realtà cremasca è inserita tra i centri di senologia accreditati da Regione Lombardia. Il suo impegno parte dalla prevenzione.
“In occasione di questa giornata aperta sono pervenute tante richieste: verranno tutte prese in carico e soddisfatte con impegno e competenza. Siamo molto contenti di aver agganciato un così elevato numero di donne, che verranno ascoltate con la stessa professionalità. Con la stessa umanità”.
L'infermiere case manager
A fare da collante in questo percorso, che vede diversi specialisti in campo, dalla radiologia, anatomia patologica, chirurgia senologica e plastica, oncologia, psico oncologia, radioterapia e medicina nucleare, fisiatria, genetica medica e cure palliative, è la figura dell’infermiere case manager. Come ha spiegato il direttore delle professioni sanitarie e socio sanitarie Annamaria Bona funge da “sentinella, guida la donna lungo tutto il percorso, dal momento della diagnosi al termine delle cure. È un riferimento importante”.
Dal primo momento. Per la case manager Elena Zucchetti: “quello dell’accoglienza è il primo step, ma gioca un ruolo importante. Questo è un luogo dove vogliamo che la donna si senta compresa, dove può anche esprimere i propri dubbi e le proprie paure. Si crea una relazione di fiducia, così la persona comprende che non sarà mai lasciata da sola. Nasce un patto di alleanza caratterizzante la Breast unit, che fa la differenza tra il curare ed il prendersi cura”.
Inserita negli eventi pensati a Crema per la Giornata internazionale della donna, l’iniziativa ospedaliera ha ottenuto il plauso dell’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore alle pari opportunità del comune di Crema Emanuela Nichetti: “Qui si svolge un importante lavoro non solo per le donne, ma per l’intera comunità. Grazie a tutti i sanitari, ma anche alle tante realtà associative e territoriali che scelgono di camminare insieme a voi, a supporto delle persone di cui ogni giorno vi prendete cura”.
Durante tutta la mattinata erano presenti anche info point delle associazioni Donna Sempre, Rubino e Lilt Crema, che propongono attività di supporto al reparto. La genetista Eleonora Marchina ha invece proposto la somministrazione di un questionario per la valutazione del rischio oncologico familiare. Un bel momento di prevenzione, ma anche di rete e di comunità.