Obbligo vaccinale: quali sono le sanzioni per gli over 50 che "non si mettono in regola"
Confermate le multe sul lavoro. Dubbi per chi è disoccupato, ma potrebbe trattarsi di 100 euro.
Con il nuovo Decreto Covid approvato dal Consiglio dei ministri mercoledì 5 gennaio 2022 è stato imposto l'obbligo vaccinale a chi ha già compiuto 50 anni. Ma la domanda che si pongono in molti oggi è la seguente: quali sono le sanzioni per gli over 50 che non si vaccinano? Vediamo insieme gli scenari.
Decreto Covid: quali sono le sanzioni per gli over 50 che non si vaccinano
Per chi lavora, in realtà, "basta" il Super Green pass, che si ottiene con il vaccino ma anche con la guarigione. E dunque anche chi non è vaccinato ma è guarito può andare avanti altri sei mesi senza preoccupazioni particolari. Poi si vedrà. Anche perché il provvedimento scade a fine giugno e - nel caso non venisse rinnovato - un No vax ultracinquantenne contagiatosi a gennaio potrebbe riuscire a evitarsi l'inoculazione senza conseguenze.
Chi invece non ha contratto il Covid dovrà sottoporsi al vaccino per lavorare. Altrimenti verrà sospeso, senza sanzione disciplinare ma con blocco dello stipendio. Per chi violerà questa regola, le sanzioni saranno le medesime attualmente in vigore per chi va a lavorare senza Green pass: da 600 a 1.500 euro per il lavoratore e da 400 a 1.000 per le aziende che non effettuano i controlli.
I cittadini che non esibiscono il Green pass base o rafforzato e i negozianti che non lo richiedono rischiano la multa da 400 a 1000 euro. Stesse multe anche per i ristoratori, per i quali dopo tre sanzioni in tre giorni diversi c'è il rischio di chiusura del locale per dieci giorni.
E per chi non lavora?
Nonostante l'approvazione del decreto, non è ancora ben chiara (anche perché non è ancora stato pubblicato il testo) quale sia la sanzione per coloro che hanno più di cinquant'anni e non lavorano. Per costoro il DL prevederebbe l'obbligo vaccinale, ma nella bozza non si parlava di sanzioni. L'ipotesi più probabile è che possa essere una multa sul modello della Grecia o dell'Austria. Nelle prime ipotesi si è parlato di 100 euro.
Il nodo dei controlli
Da chiarire c'è anche il tema dei controlli. Al di là di quelli sul lavoro, che spettano alle aziende, quelli sui disoccupati potrebbero spettare ai medici di base, incrociando i dati delle tessere sanitarie.
Quelli a carico delle attività hanno invece già sollevato qualche critica da parte di Confcommercio.
"Vaccini e Green pass stanno sorreggendo la ripartenza delle attività e va evitato, ad ogni costo, che pandemia e crisi economica inneschino una pericolosa emergenza sociale. Ma scelte impegnative richiedono attenta e precisa programmazione e preparazione. In riferimento all'estensione dell'obbligo di Green pass ordinario anche per l'accesso a tutte le attività commerciali, fatte salve le 'eccezioni' per le esigenze essenziali, occorrerà, dunque, contenere l'impatto organizzativo di un improprio ruolo di controllo e verifica da parte degli esercenti".