Niente più quarantena per i vaccinati con terza dose (asintomatici), ecco cosa cambia
Intanto l'impatto della variante Omicron è devastante: ieri, sfiorati i 100.000 positivi.
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri sera, mercoledì 29 dicembre 2021, il nuovo decreto contenente restrizioni per frenare la quarta ondata Covid segnata ora dalla variante Omicron.
Da subito nuove regole per la quarantena, dal 10 gennaio invece estensione del Super Green pass a molte nuove categorie.
Quarantena e Super green pass: cosa ha deciso il Governo
I vaccinati con terza dose non dovranno più fare la quarantena, se entrati in contatto con un positivo. Confermato anche in Cdm l'orientamento già delineatosi dopo la Cabina di regia di questo pomeriggio, riunitasi dopo che il Comitato tecnico scientifico aveva soppesato in mattinata le richieste dei governatori delle Regioni, che chiedevano proprio di evitare la quarantena per i vaccinati con booster per non paralizzare le attività produttive.
Invece il Governo non ha accolto soprattutto un'altra richiesta delle Regioni: introdurre il Super green pass obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro, di fatto stabilendo un obbligo vaccinale per lavorare, in tutti i settori. Sì invece all'estensione per diverse categorie.
E' stato il Consiglio dei Ministri, slittato dalle 18.30 alle 20, a ratificare queste decisioni e a rendere ufficiali i nuovi provvedimenti.
Nel nuovo decreto c'è anche una norma che prevedere la riduzione della capienza degli stadi al 50% e una per calmierare i prezzi delle mascherine ffp2, ormai necessarie per esempio per salire sui mezzi pubblici.
Niente più quarantena per chi ha la terza dose
Più nel dettaglio, ci saranno tre categorie per quanto riguarda la quarantena:
PRIMA CATEGORIA. La quarantena non sarà più obbligatoria per i vaccinati con terza dose booster, ma anche per chi ha fatto la seconda dose da meno di quattro mesi. Dopo cinque giorni di sorveglianza attiva bisognerà fare un tampone: se negativo, si tornerà "liberi".
Ma ovviamente, in caso di sintomi, scatterebbero comunque immediatamente sia quarantena preventiva che tampone di verifica.
Attenzione, nel decreto si dice:
"Ai suddetti soggetti è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso e di effettuare - solo qualora sintomatici - un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso".
SECONDA CATEGORIA. Chi ha eseguito l'ultima vaccinazione da più di quattro mesi invece la quarantena dovrà farla, ma non di 7 giorni com'era finora, bensì di "soli" 5 giorni.
TERZA CATEGORIA. Infine chi non è vaccinato dovrà restare in quarantena per 10 giorni.
Super Green pass per tutti i lavoratori
Invece in seno all'Esecutivo non tutte le forze politiche si sono trovate concordi nel mandare in pensione il Green pass "base" e rendere il Super Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori, nemmeno con eccezioni come l'estensione ai soli lavoratori nei servizi essenziali.
Contraria la Lega, ma anche il M5S, che preferirebbe ragionare sull'obbligo vaccinale vero e proprio, mentre sulla stessa linea dei governatori (molti dei quali per altro leghisti) favorevoli sia il Pd che Forza Italia.
Approfondita la discussione sulla possibilità di estendere il Green pass rafforzato ad altre categorie professionali, ecco il risultato:
Dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza, si amplia l’uso del Green Pass Rafforzato alle seguenti attività:
- alberghi e strutture ricettive;
- feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose;
- sagre e fiere
- centri congressi
- servizi di ristorazione all’aperto
- impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici
- piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto
- centro culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto
Inoltre il Green Pass Rafforzato è necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.
L'impatto devastante della variante Omicron
Certo è che l'impatto devastante della variante Omicron sta mettendo a soqquadro l'intero Paese. Ieri 29 dicembre 2021, sfiorati i 100.000 positivi: sono 98030 i nuovi casi nelle ultime 24 ore, 148 le vittime, il tasso di positività sale al 9,5% con oltre un milione di tamponi effettuati. Aumentano ancora i ricoveri: più 489 nei reparti ordinari e più 40 nelle terapie intensive. La regione con un maggiore incremento di contagio in un giorno è la Lombardia seguita da Campania e Piemonte.
Tanti positivi, e tantissimi che sono entrati in contatto con loro e che quindi ora si chiedono se sono stati contagiati. I tempi di incubazione e infezione però con Omicron sono cambiati, ricordiamoli:
daniele.pirola@netweek.it