Maltempo, grande preoccupazione nelle campagne cremonesi: semine in ritardo e danni alle colture
Timori anche per la zootecnia
Clima e maltempo, forte preoccupazione nelle campagne cremonesi: semine e trapianti in ritardo, timori anche per la zootecnia. E' l'allarme lanciato da Coldiretti.
Maltempo, preoccupazione nelle campagne cremonesi
Le campagne cremonesi sono in forte allarme a causa del maltempo persistente, che sta causando ritardi significativi nelle semine e danni alle colture. Le previsioni indicano cali nelle rese future per la maggior parte delle produzioni, accentuando la preoccupazione tra agricoltori e allevatori.
Semine in ritardo
In Lombardia, a livello regionale, si stima che un terzo delle semine di mais di primo raccolto non sia ancora stato effettuato. Nella provincia di Cremona, questa percentuale sale al 50%. I campi già seminati sono stati lungamente sommersi dall’acqua, costringendo molti agricoltori a ripetere le semine. La situazione è particolarmente grave per la soia, con oltre il 70% delle semine non ancora realizzate.
Trapianti in difficoltà
Anche i trapianti di pomodoro nella fascia casalasca sono in ritardo di circa dieci giorni, con il 30% ancora da trapiantare. Le altre coltivazioni orticole stanno affrontando ritardi significativi: circa 15 giorni per le zucche e almeno 30 giorni per la semina dei meloni in campo. Le coltivazioni in serra procedono nei tempi consueti, ma le colture esposte al maltempo soffrono gravemente.
Piercarlo Ongini, cerealicoltore di Bordolano e delegato dei giovani Coldiretti cremonesi, sottolinea le difficoltà:
"Con il maltempo che continua ad abbattersi sul nostro territorio, i terreni non fanno in tempo ad asciugare. Diverse aziende sono state costrette a posticipare la semina del mais, e chi come me era riuscito a completarle si trova ora a dover rifare tutto. Anche i cereali autunno-vernini sono in forte stress, con parte del raccolto persa e fieno marcito per la difficoltà di raccolta."
Timori anche per la zootecnica
La situazione è allarmante anche per gli allevatori, preoccupati di non avere sufficienti rese per garantire l'alimentazione del bestiame. La zootecnia da latte e da carne è una delle eccellenze del territorio cremonese, e la scarsità di foraggio potrebbe avere gravi ripercussioni.
I cambiamenti climatici
Coldiretti Cremona evidenzia come l’agricoltura sia l'attività economica più esposta alle conseguenze dei cambiamenti climatici e quella più impegnata a contrastarli. A livello nazionale, i danni provocati dal maltempo e dalla siccità hanno superato i 6 miliardi di euro nel 2023. Questa cifra potrebbe aumentare nel 2024, dato che molte regioni italiane stanno affrontando il maltempo, mentre in Sicilia persiste una grave emergenza siccità.