L'ablazione cardiaca ora si fa con il diamante: primo paziente trattato a Crema
Trattato un paziente con flutter atriale tipico.
L’Elettrofisiologia dell’Ospedale Maggiore di Crema ha utilizzato tra i primi in Italia il sistema per ablazione cardiaca DiamondTemp per trattare un paziente con flutter atriale tipico.
Ablazione cardiaca con il diamante: primo paziente trattato a Crema
Da oggi…l’ablazione è rapida e per sempre…grazie al catetere rivestito in diamante. Si tratta di DiamondTemp™ di Medtronic, un catetere per l’ablazione del tessuto cardiaco che, grazie ad un controllo in tempo reale della temperatura e un’altissima qualità del segnale elettrico, ci permette un’ablazione più rapida, sicura e meno dolorosa per il paziente.
Un ulteriore avanzamento tecnologico utilizzato nel Laboratorio di Elettrofisiologia della Cardiologia dell’Ospedale Maggiore di Crema, tra i primi centri in Italia, dal direttore Maurizio Landolina e dalla sua equipe (staff medico Enrico Chieffo, Valentina De Regibus, Erika Taravelli, Sabato D’Amore, Cinzia Dossena e staff infermieristico Tiziana Festari) per il trattamento di un paziente con flutter atriale tipico.
Si tratta di un’aritmia “cugina” della più conosciuta fibrillazione atriale, spesso molto fastidiosa e invalidante per il paziente in quanto il cuore galoppa a grande velocità a causa dell’aritmia e che può essere interrotta facilmente grazie ad un intervento chirurgico percutaneo, senza quindi incisioni, effettuato navigando fino al cuore attraverso i vasi sanguigni, ovvero l’ablazione.
Il nuovo sistema utilizzato dall’equipe del dottor Landolina, il DiamondTempTM è un catetere a radiofrequenza con controllo della temperatura in tempo reale che crea lesioni cardiache sicure ed efficaci grazie alla rapida conduzione di energia termica, resa possibile dai diamanti industriali.
"Rispetto ai metodi convenzionali - spiega il primario Landolina - la procedura con il nuovo sistema DiamondTemp è particolarmente efficiente poiché fornisce in modo tanto veloce quanto preciso il dato della temperatura rilevata sulla punta del catetere aumentando la sicurezza per il paziente.
Questa nuova tecnologia ci permette inoltre di ridurre i tempi procedurali e di conseguenza anche il fastidio che il paziente può provare durante la procedura. La nuova tecnologia permette inoltre l’identificazione della sede ottimale per l’ablazione grazie alla presenza di minuscoli sensori che permettono di individuare in maniera più precisa i segnali elettrici del cuore”.