SANITA'

La Gastroenterologia di Crema ha un nuovo direttore, è Guido Manfredi

Sarà in servizio dal primo settembre. Succede a Elisabetta Buscarini: “Agirò in continuità per garantire gli elevati standard di qualità che caratterizzano il reparto”

La Gastroenterologia di Crema ha un nuovo direttore, è Guido Manfredi
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astroenterologia Crema, Guido Manfredi è il nuovo direttore: succede a Elisabetta Buscarini, in pensione dello scorso luglio e sarà in servizio dal 1° settembre 2024.

Gastroenterologia Crema, nuovo direttore a Crema

E’ Guido Manfredi, il nuovo direttore della struttura complessa di gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’Asst di Crema. Succede a Elisabetta Buscarini, in pensione dello scorso luglio. Prenderà servizio dal 1 settembre 2024. L’incarico avrà durata quinquennale.

Al Maggiore dal 2007

Manfredi lavora al Maggiore dal 2007, dove era approdato dopo la laurea in medicina e chirurgia e la specializzazione in medicina interna conseguite presso l’università di Parma. Al suo curriculum si aggiungono anche un dottorato di ricerca in fisiopatologia e genetica delle malattie osteometaboliche e l’abilitazione nazionale a professore di seconda fascia, conseguita lo scorso anno.

Dal 2023 è anche presidente della sezione lombarda dell’Associazione italiana gastroenterologi ospedalieri.

“Sono molto felice di questa nomina” ammette. “Sicuramente rappresenta un traguardo nell’ambito della mia carriera professionale, ma prima ancora un grande riconoscimento per l’attività svolta in questi anni. Per questo, devo ringraziare chi in questo lungo periodo al Maggiore mi ha sostenuto, incoraggiato e mi ha insegnato tantissimo: grazie, quindi, ad Alessandro Zambelli, prima e ad Elisabetta Buscarini, poi”.

“Accolgo un’eredità importante, merito di chi mi ha preceduto, e sono pronto ad impegnarmi, insieme al solido gruppo di professionisti su cui il reparto può contare, per garantire il mantenimento degli elevati di qualità che lo caratterizzano”.

Centro riferimento patologie rare ed endoscopia avanzata

La realtà cremasca è, infatti, centro di riferimento a livello europeo per il trattamento di patologie rare, oltre che centro di formazione per l’endoscopia avanzata. Viene coinvolta periodicamente da diverse società scientifiche, quali l’AIGO (Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti digestivi ospedalieri), la SINGEM (Società italiana di neurogastroenterologia e motilità) e la SIUMB (Società italiana di ultrasonologia in medicina e biologia).

Tra i progetti futuri quello di “sviluppare ulteriormente procedure endoscopiche di alto livello ed una gastroscopia di qualità”. Ad oggi il presidio cremasco “è parte attiva nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie. Tenuto conto che la nostra è un’area a rischio medio alto per il cancro gastrico, fare prevenzione di elevato livello è di fondamentale importanza”.

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