Cremona

La cremonese Spi protagonista del Terzo Valico dei Giovi

“Il nostro contributo ad un’opera strategica per il paese”

La cremonese Spi protagonista del Terzo Valico dei Giovi
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La cremonese Spi protagonista del Terzo Valico dei Giovi, linea ferroviaria strategica che dal prossimo anno consentirà di migliorare i collegamenti del sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto dell’Europa.

La cremonese Spi protagonista del Terzo Valico dei Giovi

C’è anche una società cremonese impegnata nella realizzazione dell’opera nazionale del Terzo Valico dei Giovi, linea ferroviaria strategica lunga 53 chilometri, di cui il 70% in galleria, che dal 2024 consentirà di migliorare i collegamenti del sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto dell’Europa.

Si tratta della Spi - Società Prefabbricati per Infrastrutture del manager cremonese Marco Bergogni, azienda che si occupa di realizzare e fornire conci per scavare e rivestire le gallerie, con sede centrale nel Distretto dell’Innovazione di Cremona.

Proprio in questi giorni, allo stabilimento Spi di Castelletto Monferrato, in provincia di Alessandria, è ripartita la produzione e il secondo sito operativo a Carrosio, sempre in provincia di Alessandria, verrà riavviato a breve.

Prodotti 4.527 anelli

L’azienda per il Terzo Valico ha già prodotto 4.527 anelli e ne sta producendo altri 1.130 per un totale, alla fine della commessa, di quasi 5.700 anelli e 115.176 metri cubi di calcestruzzo impiegati. I contratti di fornitura di Spi per il Terzo Valico sono cinque: quattro legati al lotto di Serravalle e uno legato al lotto della Galleria di Radimero. 10 km di gallerie da scavare e rivestire e una commessa del valore di circa 30 milioni di euro.

Lo scavo dei tratti di galleria del Terzo Valico con fornitura realizzata da Spi è meccanizzato ed effettuato tramite TMB o Tunnel Boring Machine, una talpa meccanica che scava, smaltisce il materiale e posiziona i rivestimenti in un processo continuo. I conci, dunque, in questo sistema meccanizzato, non servono solo per creare gli anelli che ricoprono la galleria, ma sono funzionali allo scavo stesso. La macchina perforatrice, infatti, si appoggia ai manufatti per avanzare nell’operazione. Si tratta di un sistema vantaggioso in termini di qualità, tempi e sicurezza.

Esperienza ventennale del team, alta qualità di materiali e manufatti e flessibilità produttiva. Sono questi i plus che l’azienda cremonese sta portando all’opera strategica del Terzo Valico. Il tutto unito ad una forte propensione all’innovazione. La società, infatti, proprio cogliendo gli spunti di questa commessa, sta implementando un sistema di controllo digitale dei manufatti, utile strumento per il Terzo Valico e, in prospettiva, per le opere da realizzare nell’ambito del Pnrr.

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