Ivonne Ferretti, medico in pensione ma da due anni volontaria instancabile
«Mettermi a disposizione è stato naturale, questa esperienza mi ha dato tanto».
Ivonne Ferretti, volontaria instancabile: la riconoscenza dell'Asst e dei colleghi.
Ivonne Ferretti, volontaria instancabile
«Per me è stato naturale mettermi a disposizione. Non mi è costato nulla, anzi: da questa esperienza ho avuto un enorme ritorno in termini culturali, professionali e umani, è stato un momento di grande crescita personale».
Medico di base in pensione da due anni, Ivonne Ferretti è tra i volontari che hanno saputo fare la differenza nel corso della campagna vaccinale anti Covid-19. Dal gennaio 2021 all’inizio di quest’anno ha prestato servizio volontario presso l’hub vaccinale di Casalmaggiore. «Non ho fatto nulla di eccezionale: volevo essere utile e basta, senza tanti pensieri. L’unica cosa “eccezionale”, in negativo, è la pandemia che ci siamo trovati ad affrontare».
Una targa di riconoscimento
Il suo impegno è stato riconosciuto con una targa e una pergamena di ringraziamento a nome dell’Asst di Cremona, consegnata mercoledì 9 febbraio dal direttore sanitario Rosario Canino. «Le siamo riconoscenti per aver dato un contributo essenziale e continuativo alla campagna vaccinale – ha affermato Canino - un impegno caratterizzato da uno spirito encomiabile, che rende manifesto il valore più autentico della professione di cura, ma soprattutto ci ricorda cosa significa essere un medico. Un esempio da seguire e di cui serberemo un bellissimo ricordo, per l’umanità, la dedizione e l’altruismo disinteressato che ha saputo trasmettere ai colleghi e ai cittadini».
Da due anni in pensione
Dopo un primo periodo di servizio ospedaliero come anestesista, Ivonne è stata per molti anni medico di famiglia a Martignana e a Casalmaggiore. Da due anni è in pensione e opera come volontaria presso l’Avis comunale, che oggi ospita l’hub vaccinale.
«Ero già qui, e qui sono rimasta – racconta Ivonne – Dopo un primo servizio presso le Usca territoriali, nei primi mesi della pandemia, ho aderito subito alla campagna vaccinale. Per me è stato un modo per rendere onore a questo luogo, in cui la gente si reca per donare. Ricordo ancora il “vaccine day”, il 27 dicembre 2020: la scoperta di qualcosa che potesse permetterci di far fronte alla pandemia per me è stata un miracolo».
Tra le motivazioni più forti, il contatto con le colleghe e con le persone: «Lavorare con le infermiere e gli operatori sanitari dell’Asst Cremona è stata un’esperienza bellissima, così come incontrare chi veniva a vaccinarsi: anziani e giovanissimi sono stati una grande gioia».
Oltre al riconoscimento della comunità casalasca, a lei va il ringraziamento dell’Asst di Cremona e delle colleghe dell’hub vaccinale: «È stato un grande gesto di generosità – commenta Rachele Bini, coordinatrice d’l'hub vaccinale casalasco – Fin dal primo giorno ha dato disponibilità quotidiana, consentendoci di dare continuità all’attività. La dottoressa Ferretti ha aderito come volontaria ed è rimasta coerente a questo contratto fino alla fine. Ha sentito di avere ancora qualcosa da offrire e l’ha fatto con il cuore. Questo è stato percepito da tutti fin dall’inizio, e le va riconosciuto».